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Turismo, la Tuscia (finalmente) s’è desta

Stagione ok a Viterbo, soprattutto agosto. Merito anche di una provincia attrattiva

Il momento di massimo turismo, il Trasporto del 3 settembre

Il momento di massimo turismo: il Trasporto della Macchina di Santa Rosa il 3 settembre

Lo abbiamo fatto subito dopo Santa Rosa, proprio ieri. Sulla scia, forse, del “ti piace vincere facile”. Approfittando della serie infinita di telefonate però (e giacché stare al cellulare costa parecchio) agli operatori contattati abbiamo anche chiesto altro.
Così, dopo aver sentito come sono andate le cose il 3 ed il 4 di settembre, agli albergatori abbiamo chiesto anche di tracciare un piccolo bilancio dell’estate. Quanta gente è passata per Viterbo? E a fare cosa?
Sono emersi dati interessanti. Inaspettati, e quindi ancor più interessanti.
Il primo, su tutti, è che (incredibilmente) il turismo è in crescita. Ora uno dice: e per forza, parte da zero. Ok, pure questo è vero. Ma la città tira. Anzi, la Tuscia proprio tira. E poi: “Oltre alle terme chi è stato da noi ha voluto anche visitare, nell’ordine, Civita di Bagnoregio, Caprarola, Villa Lante e Bomarzo”, parola di hotel Salus.
In un certo senso quindi la provincia ha fatto sì, da un lato che arrivassero più persone, dall’altro che il numero dei giorni di pernottamento sia aumentato. E ciò va letto con piacere immenso, con due inchini, e con una bottiglia di Ferrari in congelatore.
La conferma. “Più italiani che stranieri – sostengono da Best Western – ma soprattutto chi prima era caduto qua per un periodo breve, ha deciso di tornare ed approfondire. Meglio tardi che mai, quindi”.
Questa landa desolata ai più, maledettamente risucchiata nel vuoto cosmico spazio-temporale che storicamente si crea tra Roma e Siena, sta mostrando allo straniero (forse per caso, forse per programmazione, forse per caso) il suo lato migliore. “Rimane qualche periodo morto – stemperano dal Balletti – ma accontentiamoci”.

Civita, che traina una fetta importante di turismo provinciale

Civita di Bagnoregio traina una fetta importante dell’intero turismo provinciale

E già, accontentiamoci. Anche perché ad esser soddisfatti sono anche i bed and breakfast. Lasciando intendere che pure il cosiddetto micro-turismo (quello su cui ormai il mondo intero punta, e quindi perché noi no?) sta dando i suoi frutti. “Più agosto che luglio – B&b Il peperino – ma rispetto al 2014 un lusso”.
A questo punto però, come diceva quello, una domanda sorge spontanea: ma come più agosto che luglio? Eppure gli eventi e le manifestazioni proposte son maggiormente concentrati nella prima parte dell’estate. “Qualcosa porta il Tuscia in jazz – sempre Il peperino – Caffeina e Ludika, per citarne due attinenti, nulla”.
Strano. Sara mica che finalmente si sta apprezzando la Tuscia per ciò che è (con tutta la sua semplicità e le sue stranezze) ed invece le serate di intrattenimento rimangono un passatempo esclusivo degli abitanti del circondario?

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