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“Trasversale sì, ma con un tracciato nuovo”

Mazzola: "Meglio il percorso in superficie: costa meno ed evita tanti problemi"

Mazzola presenta il progetto alternativo al tracciato progettato dall'Anas

Mazzola presenta il progetto alternativo al tracciato progettato dall’Anas

La trasversale s’ha da fare: su questo non ci sono dubbi. Ma il percorso disegnato dall’Anas non convince. Mauro Mazzola, nelle vesti di presidente della Provincia e soprattutto di sindaco di Tarquinia, mette i puntini sulle “i”. “Come amministrazione comunale siamo assolutamente favorevoli e vogliamo pure che le cose vengano fatte nel più breve tempo possibile”, chiarisce Mazzola a scanso di equivoci. Il problema sta tutto nel tracciato attuale. “Anas – spiega – vuole una strada in larghissima parte sotto gallerie. Questo non è possibile e nemmeno utile per una serie di motivi: si va a toccare un territorio ricco di storia. Basta fare un buco per terra e vengono fuori importanti reperti archeologici. Si tratta poi di una zona ad alta densità agricola e in più si lambiscono zone sensibili interessate da cave e da una discarica e si attraversa anche un parco naturale. Sapete qual è la conseguenza? Una valanga di ricorsi da parte di associazioni ambientaliste e privati cittadini. E quindi allungamenti dei tempi, sospensione dei lavori, udienze in tribunale… Noi vogliamo evitare tutto questo”.

E in che modo? “Faremo all’Anas una proposta alternativa con la richiesta di prendere in considerazione il percorso in superficie con qualche viadotto e qualche cavalcavia in più. Stiamo parlando di zone spesso interessate da frane e, in più la Sat, cioè la società che sta costruendo l’autostrada, ha già previsto e progettato uno svincolo di collegamento alla superstrada che, con il percorso attuale, andrebbe nuovamente cambiato”. “Il completamento della Orte – Civitavecchia – aggiunge il presidente – sindaco – è decisivo per cancellare l’imbuto che nega collegamenti veloci con il mare. E il discorso riguarda Tarquinia, la provincia di Viterbo ma anche Grosseto e la Maremma”.

Orte - Civitavecchia: il percorso da completare

Orte – Civitavecchia: il percorso da completare

Ci sono comunque anche aspetti procedurali che Mazzola tiene a sottolineare. “La Provincia di Viterbo, vale a dire l’ente che in primis dovrebbe intervenire su faccende di questo genere, non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte dell’Anas. Sono stato io a far avere agli uffici di via Saffi il materiale arrivato al comune di Tarquinia: ci stanno già lavorando per le osservazioni del caso”.

Il rischio concreto a questo punto è un consistente allungamento dei tempi e anche un aumento dei costi. Mazzola è categorico: “Anas conosce benissimo la zona e quindi basterà un mese per adeguarsi alle esigenze che abbiamo segnalato; basta riprendere in mano il progetto precedente e metterlo in pratica. Le soluzioni tecniche si trovano: gli ingegneri e i progettisti non hanno bisogno di particolari input. I soldi? Non abbiamo fatto i conti con precisione, ma le previsioni sono che si spenderà anche di meno”.

La conclusione è presto detta: “Minore impatto ambientale, meno terreni sottratti all’agricoltura, tutela del parco naturale e dei beni archeologici. A me sembra che ci siano tutte le condizioni per andare avanti e per fare presto”. A proposito, lunedì 28 settembre appuntamento a Roma con i vertici Anas per discutere delle questioni sul tavolo. Che non sono poche e neppure semplici.

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