Da Alessandra Troncarelli, assessore comunale alle politiche sociali, riceviamo e pubblichiamo:
“A seguito degli articoli pubblicati sugli organi di informazione in merito al problema abitativo, con particolare riferimento al caso verificatosi in questi ultimi giorni, è mia intenzione chiarire e ribadire alcuni aspetti. L’amministrazione comunale è ben consapevole dell’importanza della casa e del valore riconosciuto a tale bene primario, ma è di tutta evidenza che nel contesto non possono essere tollerati atteggiamenti di arroganza e illegalità che danneggiano persone e/o famiglie aventi diritto in pari condizioni di necessità. Tutti i cittadini con situazioni di disagio vengono seguiti e aiutati dal servizio sociale professionale, con equità e parità di trattamento. Nessuno viene abbandonato a se stesso. Nello specifico, fermo restando che l’ente territoriale non può trasformarsi in una agenzia immobiliare, le famiglie oggetto di uno sfratto esecutivo, in presenza di determinate e obiettive condizioni, vengono aiutate con un contributo per fare fronte ai canoni di locazione relativi ai primi mesi di un nuovo contratto. Nel caso in cui tali condizioni di criticità economica e sociale dovessero permanere, gli utenti possono beneficiare del pagamento delle utenze da parte dell’ente. L’assessorato alle politiche sociali, in questi mesi, si è adoperato per affrontare situazioni contingenti, senza perdere di vista la necessità di regolamentare, attraverso criteri specifici, mai adottati dalle precedenti amministrazioni, l’assegnazione di alloggi di proprietà comunale in caso di emergenza abitativa. In qualità di assessore alle politiche sociali, mi preme quotidianamente trovare soluzioni non solo per il singolo, ma per la generalità dei casi. Non rientra infatti nelle competenze dell’organo politico effettuare valutazioni di carattere tecnico-sociale o essere di contrario avviso rispetto alle stesse, eseguite dal servizio preposto. Ritengo che il problema degli sfratti debba essere affrontato a vari livelli, coinvolgendo tutti gli attori presenti sul territorio in un importante progetto di social housing, da attuare nel breve-medio termine con la finalità di diminuire o addirittura eliminare i casi di sfratto, assegnando gli alloggi sociali sulla base di regole e criteri stabiliti dal governo centrale e locale. Il sostegno, garantito dalle autorità locali, che può assumere la forma di sovvenzioni o riduzioni fiscali, verrebbe previsto per il conduttore o per il promotore di nuove costruzioni o per la manutenzione di edifici esistenti da immettere sul mercato delle locazioni a canoni agevolati. Mi auguro che tutti gli enti preposti siano favorevoli a iniziare una stretta collaborazione nel superiore interesse delle fasce più deboli della nostra città”.