Dopo questi giorni di festa per Viterbo e provincia, i lavoratori dei Vigili del Fuoco e Usb denunciano la situazione del parco mezzi del comando di Viterbo che si è verificata ed in larga parte ancora permane. Delle otto autopompe (i camion dei pompieri polivalenti che vengono inviati per tutte le tipologie di interventi richieste dalla popolazione) che dovrebbero essere in servizio attualmente in provincia ce ne sono soltanto quattro, di cui una è stata “prestata” dal comando di Arezzo. “Più volte – si legge in una nota – dal Comando di Viterbo è partita una richiesta al Dipartimento VVF per dotazioni di autopompe nuove, ma non è accaduto nulla. Alcuni di questi mezzi hanno addirittura più di venti anni con centinaia di migliaia di ‘chilometri di soccorso’ all’attivo. Chiederemo un intervento anche al Prefetto di Viterbo per rappresentare una situazione di stallo che rischia di mettere in pericolo la popolazione della provincia viterbese. Chiederemo notizie anche sulla ‘famosa’ nuova sede VVF di Viterbo: temiamo di trovarci di fronte all’ennesimo ‘fantasma di cemento’ come gli altri che abbondano sia in Italia che nella nostra città”.
“Anche di fronte a questa mancanza di dotazioni di mezzi e alla fatiscenza dei locali che attualmente ospitano il Comando – continua l’Usb – i vigili del fuoco hanno sempre risposto alle molteplici chiamate di soccorso e continueranno a farlo. Sono tuttavia veramente necessari strumenti più idonei per rispondere in modo adeguato alle esigenze della popolazione”. “Infine – conclude Emiliano Salcini del coordinamento – USB Vigili del Fuoco, unico sindacato a difesa dei lavoratori, si batte contro il decreto del Ministro degli Interni che ha riordinato il corpo nazionale con numeri al ribasso ed ha tagliato i già scarsissimi fondi a disposizione. Auspichiamo e lotteremo per una vera riforma del sistema di protezione civile che preveda i VVF come perno centrale del dispositivo di soccorso nazionale e contro ogni speculazione privata”.