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Per andare avanti servono facce da Cubo

Ronciglione, un paese intero mobilitato per sostenere il suo festival artistico

Una delle tante facce da Cubo

Una delle tante facce da Cubo

Cosa ci si può fare con 13mila euro? Diverse cose, verrebbe da dire. Ma nemmeno poi troppe. Dunque: una Panda costa più o meno così, la versione base. Pure una casa in asta a Piansano sta su quella cifra. O ancora, le persiane nuove. Magari quindici IPhone. Oppure ci si sistemano gli arretrati con Equitalia.
Ecco. A Ronciglione 13mila euro hanno deciso di investirli in cultura. Pochi? Forse. Fatto sta però che ci sono scappati ben cinque giorni di festival. Una cinquantina di eventi. E tutto, ma proprio tutto, sarà ad accesso gratuito.
Torna il Cubo. Terzo anno. E per quanti fossero rimasti indietro, segue breve riassunto: manifestazione a sei facce. Arti performative, visive, plastiche, concettuali, cinema e letteratura. Un paese intero coinvolto. Venti o giù di lì associazioni e istituzioni a capo. Molti ospiti illustri. Tre pazzi a governare questo marasma: Alessandro Vettori, Alessia e Italo Leali (i fratelli del Tuscia in jazz, per intenderci).
Nel 2015 i giorni preposti a tale follia saranno dal 4 all’8 del prossimo dicembre.

La campagna di crowdfunding on line

La campagna di crowdfunding on line

“Siamo un paesino – aprono i Leali, in coppia – e ci si aiuta gli uni con gli altri. In tutti gli esercizi ci sono dei barattoli per una sorta di raccolta fondi. La gente mette quanto vuole. Quello che ci scappa si utilizza per il Cubo. È il nostro crowdfunding casereccio, abbinato a quello in rete. Più di 120 persone inoltre ci hanno già inviato la foto, scattata proprio vicino ai barattoli, col cartello ‘Io sostengo il Cubo'”.
E questa è la prima delle grandi novità. La partecipazione dal basso, in modalità attiva e consapevole. “Questo spirito di collettività ci ha portati ad un secondo passo inedito – proseguono, dando però i meriti dell’idea all’estro di Vettori – chiunque potrà portare il suo Cubo. Realizzato nel materiale che più gradisce, delle dimensioni che meglio crede. Creeremo un’installazione collettiva in movimento”.
Fichissimo, verrebbe da commentare. Ma non solo. “I fabbri del paese ci hanno donato altri otto cubi – ancora loro – il ferro a fine corsa se lo riprenderanno, che mica si può sprecare. Nel frattempo dentro ci realizzeremo cose. Mostre, performance, giochi di luce. Saranno ubicati tutti di dentro i borghi, per valorizzare appieno il centro storico”.

Leali e Vettori, con Erri De Luca

Leali e Vettori, con Erri De Luca

Ma qualche anticipazione? “Cinque nomi – aggiungono – ne seguiranno almeno altrettanti, da sommare poi ai talenti del posto. La scrittrice Dacia Maraini, la stilista Anna Fendi, lo psicologo Paolo Crepet, l’onorevole Gero Grassi ed il regista Ugo Gregoretti. Ne vedremo delle belle”.
Il Cubo cresce, insomma. Di volume, di qualità, di idee, e di sperimentazioni. È stata creata un’apposita associazione che lo rappresenta, l’Arca, presidente Dario Pompei. È già si parla che alla versione autunnale verrà affiancato un richiamino a giugno. “Ringraziamo il sindaco Alessandro Giovagnoli – chiudono – il suo staff, gli sponsor privati, Ronciglione in toto, e quanti ci stanno seguendo e supportando”.

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