E’ ricominciata un’altra settimana lavorativa e dunque un’altra odissea per i pendolari che dalla provincia di Viterbo si recano ogni giorno a Roma per lavoro. Agli ormai consueti problemi per coloro che si servono del trasporto ferroviario (con intoppi, corse soppresse, stazioni affollate, incomprensioni per l’orario invernale in vigore dallo scorso 14 settembre, specie sulla Roma-Civita Castellana-Viterbo) si sono aggiunte anche le conseguenze dei lavori in corso su una delle arterie principali che dalla Tuscia conduce nella capitale, e viceversa. Già, perché sulla Cassia Bis, in direzione Roma-Viterbo, sono in corso dei lavori di ripristino dell’illuminazione nella galleria Montelungo. Un intervento annunciato dall’Astral – seppur con qualche ritardo – che però ha riservato parecchi disagi agli automobilisti. Rallentamenti, code, e contrattempi tra l’altro in uno dei tratti più delicati e trafficati della strada, visto che interessa sia il traffico di ritorno nella Tuscia, sia quello diretto nella parte settentrionale della provincia di Roma.
Di qui, l’intenzione del capogruppo del Nuovo Centrodestra in consiglio regionale, il viterbese Daniele Sabatini, di portare la questione all’attenzione del presidente della Regione Nicola Zingaretti, mediante un’apposita interrogazione, rivolta anche all’assessore Michele Civita: “Chiederò loro di sapere se ritengano opportuno ripensare una programmazione che veda i lavori di manutenzione delle strade, svolgersi durante il weekend o nelle ore notturne – dice Sabatini – così da ridurre al minimo rallentamenti e ovvie difficoltà ai viaggiatori in entrata e in uscita dalla capitale e se ritenga, non solo in vista del Giubileo, programmare un rinnovamento delle linea ferroviaria Roma -Viterbo, così da non rendere i collegamenti da e per la capitale un inferno quotidiano per i pendolari”.
Per Sabatini, i problemi da risolvere sono strutturali e organizzativi: “Già i collegamenti stradali da Viterbo a Roma non sono né rapidi né diversificati, visto che l’alternativa è solo l’autostrada. Se si aggiungono anche i rallentamenti causati dai cantieri, ecco che i tempi di percorrenza di allungano dai 20 a 50 minuti, con conseguenti e giustificati malumori dei viaggiatori. Se non bastasse, il sistema di trasporti su rotaia fa acqua da tutte le parti: basti pensare ai treni che servono la tratta Roma – Viterbo perennemente in ritardo e quanto mai desueti e sporchi, oppure, non ultimo, all’odissea dei pendolari della Roma- Lido che venerdì scorso, a causa di un guasto al treno, sono stati costretti a scendere sui binari e percorrere a piedi un tunnel, per poi dover trovare un mezzo alternativo per tornare a casa. Se si aggiungono gli scioperi del settore del trasporto pubblico locale che si susseguono in queste settimane (il prossimo è stato convocato per venerdì 2 ottobre e interesserà i lavori Atac e quelli di Roma Tpl quindi stop a metro e treni per tutta la giornata) ecco che l’odissea dei pendolari non ha mai fine”.