La novità è passata quasi inosservata. Non si sa se per demerito degli organi di informazione (che è molto probabile) o per un qualunque altro imperscrutabile motivo. Da giovedì 1 ottobre sarà possibile sottoscrivere la dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti, presso l’ufficio anagrafe del Comune di Viterbo (e delle frazioni del territorio comunale) al momento del rilascio della carta di identità. Senza scomodare l’astronauta Neil Armstrong che al momento di metter piede sulla Luna esclamò e consegnò ai posteri: “Un piccolo passo per l’uomo, un grande salto per l’umanità”, si può senza ombra di dubbio considerare tale iniziativa un importante passaggio verso una società più moderna e matura. E che Viterbo sia una delle prima città in Italia ad operare in questo senso va segnalato e sottolineato. Con l’auspicio che altre municipalità della Tuscia seguano il buon esempio del capoluogo.
E visto che le good news hanno un padre e una madre (come anche le bad news, sia chiaro: l’italica arte dello scaricabarile continua però a vantare raffinati cultori…) è il caso pure di ricordare e ringraziare chi si è adoperato perché l’obiettivo diventasse realtà: l’assessore ai servizi demografici Sonia Perà, il consigliere comunale Mario Quintarelli, presidente del gruppo Donatori organi e tessuti in consiglio comunale e promotore dell’intitolazione di una piazza a tutti i donatori, il dirigente del settore anagrafe Giancarlo Manetti e i suoi collaboratori (che nei prossimi giorni seguiranno un apposito corso), il dottor Maurizio Valeri, medico responsabile del centro regionale trapianti, e il dottor Fernando Ricci, coordinatore Donazione organi e tessuti della Asl di Viterbo.
Si dirà: ma qual è la grande novità, se la sottoscrizione sulla volontà di donare i propri organi poteva e può tuttora essere effettuata presso gli uffici della Asl o presso l’Aido (l’Associazione che riunisce appunto i donatori)? Il fatto è che, talvolta, pur avendone la volontà, siamo tutti un po’ pigri: ci rincresce fare qualche fila, spostarsi e magari avere difficoltà per il parcheggio… Insomma, piccole scuse o giustificazioni con noi stessi che adesso non hanno più ragion d’essere: al momento della richiesta della prima carta d’identità, o del rinnovo, potremo manifestare liberamente la nostra volontà in merito alla donazione di organi e tessuti.
Non è il momento della retorica (non è proprio il caso), ma è sicuramente il momento di evidenziare questo passaggio di civiltà in un percorso sociale in cui gli altri si possono e si devono aiutare non solo da vivi. Magari anche quelli che arrivano da terre lontane e martoriate dalla guerra, dalla carestia, dalla miseria; che hanno la pelle un po’ scura e che comunque non puzzano e non sono tutti spacciatori, delinquenti, stupratori, assassini e prostitute.
Buona domenica.