Clima perfetto per pedalare e soprattutto numero record di iscritti, la sesta edizione del “Cicloraduno dei monumenti naturali – Strappacatene”, non ha tradito le attese e soprattutto è riuscita a far vivere davvero una giornata da raccontare ai nipoti ai 189 partecipanti che si sono ritrovati alle 7 del mattino al parco Carosi di Corchiano e che poi, due ore più tardi, si sono dati amichevolmente battaglia lungo i trentacinque chilometri di sterrato utili per osservare i monumenti naturali della zona di Corchiano, l’oasi del Wwf e il bosco della Bandita a Fabrica di Roma.
Senza vincitori né vinti, ma con l’idea di stare insieme e di vivere una giornata all’insegna dello sport e della natura: il team di “Strappacatene”, che ha organizzato l’evento, ha centrato il bersaglio con una precisione che azzarderemmo definire elvetica, se solo non ci rendessimo conto del fatto che certe perfezioni possono essere realizzate anche nel cuore della Tuscia. Alla fine trofei per il gruppo più numeroso, i “Senza meta” di Soriano nel Cimino, per Lorenzo Stefanelli, il partecipante più giovane e per il più attempato, un classe 1940, Alberto Scarpelli, del team “Grilli per la testa” di Roma, zona La Rustica.