Ci sono i salotti a tema, i ritagli incorniciati delle prime pagine storiche dei quotidiani italiani (dal primo passo sulla luna alla cattura di Totò Riina), c’è una grande terrazza che a breve sarà fruibile sia per la stagione invernale che per quella estiva. C’è la possibilità di sorseggiare un aperitivo leggendo un libro o organizzare un evento in un luogo che fa della cultura il suo core business. È il Caffè Letterario che sbarca a Viterbo. La sua sede è in via Garbini 59 e nasce dall’iniziativa di Alboscuole, l’associazione nazionale di giornalismo scolastico il cui presidente è Ettore Cristiani, che da 13 anni mette a disposizione delle scuole primarie, secondarie di I grado e superiori una piattaforma per realizzare e pubblicare un giornale web con assistenza on line e telefonica.
Cristiani è un vulcano di idee e iniziative e vuole creare un luogo aperto “a molti ma non a tutti, in grado di mettere in moto l’insieme delle caratteristiche di un luogo strategico per lo sviluppo del territorio”. Il Caffè Letterario ha già 200 soci tra Viterbo e provincia e mira ad ampliare i suoi numeri: “L’obiettivo è realizzare un evento a settimana di un socio e un evento al mese caratterizzante – spiega Cristiani -. Per diventare soci è necessario fornire un contributo di 20 euro ma ogni socio può e deve mettere a disposizione del Caffè le sue passioni. Adesso ci muoviamo con i piedi di piombo, ma dalla metà di ottobre è nostra intenzione intensificare la portata e la qualità degli eventi. Solo in questo modo possiamo diventare il punto di riferimento di coloro che vogliono assaporare cultura in un luogo intimo. Con questo progetto ci rivolgiamo soprattutto al territorio viterbese che ha grandissime potenzialità, spesso inespresse”.
Per iniziare il Caffè Letterario ha deciso di invitare il vice ministro della giustizia Cosimo Ferri, domani alle 18. È l’occasione per inaugurare la sala più grande del Caffè, quella intitolata a Falcone e Borsellino, i due giudici palermitani barbaramente uccisi dalla mafia. Un messaggio forte e importante in linea con le caratteristiche che secondo Cristiani deve avere il socio del Caffè Letterario: “Deve essere una persona educata, operosa e deve avere una passione. Abbiamo contatti con persone che sanno di cultura. Vogliamo che il Caffè sia frequentato da coloro che hanno il piacere di frequentarlo”. Ogni sala del Caffè ha una sua particolarità: c’è quella delle eccellenze viterbesi, la sala hobby e la sala intitolata a Fellini. La speranza di Ettore Cristiani è che siano proprio i viterbesi a popolare questi salotti: “Mi rivolgo a loro. Basta col piangersi addosso e credere che a Viterbo non si possa fare nulla. Viterbo è una città bellissima con delle eccellenze straordinarie. È arrivato il momento di tirarle fuori definitivamente: i valori del passato e del presente devono essere la spinta verso un futuro che fondi le proprie basi sulla cultura locale di Viterbo e dell’intera Tuscia. E a proposito di potenzialità inespresse al progetto Alboscuole hanno aderito oltre 3000 scuole da tutta l’Italia ma da Viterbo e provincia solo una scuola media di Castel Sant’Elia e una scuola elementare”.