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Corse a vuoto, Ronciglione ci crede

Alessandrucci, presidente degli Amici del Palio: "Ci sono le condizioni per ricominciare"

Un'immagine delle corse a vuoto di Ronciglione

Un’immagine delle corse a vuoto di Ronciglione

“Le condizioni per riprendere le corse a vuoto ci sono tutte”. Parole e musica di Fabrizio Alessandrucci, presidente del Comitato Amici del Palio che spiega: “Dato che i palii sono stati regolamentati dal decreto Martini, basta osservare le nuove disposizioni e la corsa può essere ripristinata”.

Ma quali sono le condizioni che potrebbero permettere di ripristinare una tradizione che a Ronciglione è più che antica? Sempre Alessandrucci: “Bisogna gettare lungo il percorso sabbia o terreno idoneo a far correre i cavalli, poi adottare delle protezioni laterali a delimitare il percorso, migliorando quelle che già abbiamo. Ci sono ditte organizzate a cui si affidano i vari responsabili delle manifestazioni, lo dovremo fare anche a Ronciglione. Nelle centinaia d’anni in cui s’è svolto il palio, gli incidenti sono stati pochissimi, e d’altra parte in ogni manifestazione sportiva l’incidente può sempre accadere.”

“Il palio era importante – continua – anche per l’aggregazione dei tanti ragazzi che venivano quando si rigovernavano i cavalli. I più piccoli seguivano i più grandi, imparavano il mestiere, col desiderio di diventare un giorno lascino o chiappino, cioè quello che lancia il cavallo alla partenza  e quello che lo riprende al traguardo. Ormai è inutile guardare indietro, bisogna ripartire nel pieno rispetto delle regole e rilanciare il palio. L’opportunità della terra sul percorso ci permette questo perché possiamo far correre il cavalli in tutta sicurezza;  potremmo anche fare una diretta televisiva, come fanno altrove”.

Fabrizio Alessandrucci, presidente del

Fabrizio Alessandrucci, presidente del Comitato Amici del palio

Il presidente Alessandrucci appare più che fiducioso sulla possibilità di tornare a far disputare le corse a vuoto. “Nel 2010 – spiega – abbiamo presentato in Comune un progetto innovativo, che sconvolge tutto quello che c’era prima, e il sindaco s’è preso del tempo per esaminarlo. Ora i tempi sono maturi per ripartire, perché altrimenti perdiamo una tradizione che è stata portata avanti per oltre quattrocento anni. Sono convinto che non sarà così difficile: certo bisogna reperire dei fondi, ma poi ci sarebbero dei forti ricavi”.

“Ringraziamo –  conclude Fabrizio Alessandrucci – l’amministrazione  comunale che ha fatto un lavoro eccezionale di mediazione a livello burocratico, con le istituzioni e con il Ministero. Quest’inverno dobbiamo assolutamente ricreare le contrade, e gli entusiasmi, perché il paese in questo momento ne ha bisogno.  Il palio è una ricchezza che va ripristinata, migliorata e valorizzata. Come si fa a far finire una cosa unica al mondo?”.

 

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