Confagricoltura ritorna sul gravissimo problema dei cinghiali, ripopolati e che devastano le campagne laziali, con danni insostenibili per i produttori, chiedendo all’assessore all’Agricoltura della Regione Sonia Ricci di apportare una modifica al calendario venatorio 2015/2016 per consentire almeno quattro giornate di preapertura della caccia al cinghiale durante il mese di ottobre, che permetterebbe di alleviare le situazioni di criticità. “I danni provocati dai cinghiali non si limitano più solo alle coltivazioni agricole (mais, girasoli, erbai, vigneti, noccioleti, prati pascolo, etc.), ma, in alcuni casi, anche – evidenzia il presidente di Confagricoltura Lazio Sergio Ricotta nella comunicazione inviata all’assessore Ricci – alle strutture aziendali (impianti di irrigazione sottotraccia, steccati e siepi), senza tralasciare i rischi per l’incolumità pubblica per la circolazione stradale”.
Confagricoltura sollecita quindi l’emanazione dei regolamenti attuativi della legge regionale 4/2015 per il controllo della fauna selvatica, che permetterebbero l’applicazione delle norme contenute nella stessa e che, anche se solo in parte, potrebbero contenere l’impatto dei danni che il settore agricolo subisce da parte di cinghiali e di altra fauna.