“Ci sono aspetti formali, amministrativi e sostanziali sulla vicenda del Teatro Genio. Altrimenti non si capisce che cosa è accaduto e che cosa sta avvenendo. Lo dico da amministratore e prima ancora da cittadino”. L’assessore comunale alle attività produttive Giacomo Barelli mette i puntini sulle “i” su una questione piuttosto intricata e dunque meritevole di essere approfondita nei suoi vari aspetti. “I signori Ferretti – continua – durante la conferenza stampa dell’altro giorno hanno citato una delibera di giunta del 2013: peccato che si siano dimenticati di citarne una precedente del 2012 e un atto ancor più antecedente, risalente al 2010”.
La storia parte dunque da lontano e quindi è assolutamente necessario andare con ordine. “Nel 2010 – spiega Barelli – viene stipulato un contratto d’affitto tra il Comune di Viterbo e la società TeatroGenio srl. Quel contratto non è mai stato disdetto, anche se non è stato mai onorato, e quindi è tuttora in vigore. All’epoca, le quote di quella società erano possedute da una serie di soci che sinteticamente possiamo indicare negli imprenditori Taurchini”. Non onorato che vuol dire? “Molto semplicemente significa che nessuno, e sottolineo nessuno, ha mai pagato l’affitto dovuto al Comune di Viterbo dal 2010 ad oggi. E da ciò deriva una conseguenza molto chiara e inequivocabile: chiunque siano i soci, la TeatroGenio srl è debitrice nei confronti del Comune. Non è un fatto personale: ieri i proprietari erano i Taurchini, oggi i Ferretti, domani potrebbero esserci altri soggetti ancora. Il debito contratto resta e, ovviamente, aumenta con il passar del tempo”.
Il secondo passaggio risale all’anno di grazia 2012, sindaco Giulio Marini. “A quel tempo, era il 10 settembre – aggiunge l’assessore comunale – viene approvata una delibera di giunta, la numero 430, nella quale si prende atto sostanzialmente di un passaggio di consegne dalla TeatroGenio srl alla Ferretti srl (cioè la società che fa capo ai fratelli orvietani e che gestisce il Cine Tuscia Village di Vitorchiano) e con toni trionfali si annuncia che finalmente ci saranno imprenditori esperti del settore a riaprire e a gestire la storica struttura. Non è così: la Ferretti srl non è mai entrata in questa vicenda. I due imprenditori umbri hanno semplicemente rilevato le quote della TeatroGenio al prezzo di 8 euro, come si evince dall’atto del notaio Clericò. E naturalmente, in base ad elementari principi giuridici e di buonsenso, ne hanno ereditato i debiti”.
Balzo temporale di un anno e si arriva al 2013. “Infatti ed è la delibera numero 132 citata nell’incontro di lunedì scorso, nella quale si fa riferimento alla 430, continuando a commettere un errore fondamentale: il soggetto interlocutore è sempre la TeatroGenio con nuovi proprietari. Peraltro, va ricordato che nelle more di queste faccende, l’allora amministrazione comunale bloccò pure una procedura di recupero crediti intrapresa dagli uffici competenti. Lo studio legale esterno al quale ci siamo rivolti, ci ha già fatto sapere che c’è qualcosa che non va in tutta questa storia”.
D’accordo, assessore, ma adesso che succede? “Succede che è preliminare ad ogni tipo di discorso il fatto che la TeatroGenio srl onori i suoi debiti con il Comune di Viterbo che ammontano attualmente a circa 100mila euro. E’ dovere dell’amministrazione richiedere questa cifra, altrimenti dovrà giustificarsi di fronte alla Corte dei Conti. Che valuta sulla base degli atti e non sulle dichiarazioni o sulle conferenze stampa. Ma a questo punto, come viterbese, mi pongo alcune domande”. Prego, faccia pure… “Mi chiedo ad esempio che cosa impedisce ai signori Ferretti di riaprire il Genio. Le chiavi le hanno loro, sono titolari attraverso una società del contratto di affitto, possono compiere tutti i lavori che ritengono necessari: e allora perché non lo fanno? Sempre in quella delibera del 2013, viziata – lo sottolineo ancora – da un riferimento sbagliato, si legge anche che i signori Paolo e Francesco Ferretti si impegnavano a versare 325 euro al mese per i primi 9 anni del contratto per sanare le mensilità precedenti non pagate: perché non lo hanno mai fatto? E perché non lo fanno oggi? Sono disponibili ad investire oltre 300mila euro? Bene, benissimo: è di una evidenza solare, però, che i debiti vanno onorati”.
La conclusione, assessore? “Molto semplice: non ci sono questioni personali, ma è necessario il rispetto delle regole. Per il Comune di Viterbo il Cinema Genio è di grande importanza, è un immobile di grande valore e c’è tutta l’intenzione di farlo funzionare al meglio. Smentisco nel modo più categorico l’aggressione verbale: ho semplicemente ricordato che c’erano dei debiti da saldare. Se la TeatroGenio è davvero intenzionata ad intervenire su quell’immobile, lo dimostri concretamente. Altrimenti lasci perdere”. Fine delle esternazioni e dei chiarimenti, ma non è affatto complicato prevedere che la faccenda andrà ancora avanti.