Bilancio di previsione da approvare entro il 31 agosto, ha detto il prefetto Rita Piermatti. Anzi, lo ha scritto in una lettera all’amministrazione comunale, sulla scorta di quello che sta succedendo in altre province d’Italia. Il consiglio comunale andato a vuoto giovedì scorso per mancanza del numero legale ha costretto il rappresentante del Governo sul territorio ad attivare la procedura, e ora la palla passa a Palazzo dei priori. Che non può più traccheggiare.
Arriva a proposito, dunque, la conferenza dei capigruppo convocata in precedenza dal presidente del consiglio comunale Marco Ciorba per lunedì alle ore 15.30. In questa sede verranno decise le prossime sedute, presumibilmente una raffica fino al 31 appunto, per discutere e votare tutti gli aspetti della manovra finanziaria. Il tempo è il fattore chiave, in un senso o nell’altro. Perché sul tavolo del consiglio ci sono anche i migliaia di emendamenti presentati il 12 agosto scorso dalle minoranze. Impossibile – o comunque molto difficile – pensare che verranno discussi e votati tutti, anche per semplici ragioni di resistenza psicofisica dei consiglieri. Qualcuno, quindi, considera il limite temporale imposto dal prefetto come un possibile vantaggio per la maggioranza, qualora riuscisse ad attivare quello strumento (“tagliola”, “canguro”, chiamatelo come vi pare) che consentirebbe di accorpare gli emendamenti o addirittura di respingerli. Possibile, in punta di diritto? Possibile, anche se è scontato che l’opposizione vorrà dare battaglia fino in fondo.
Una cosa però è certa: la maggioranza dovrà avere tutti i consiglieri presenti, senza scherzi o distrazioni, visto che ogni voto potrebbe essere decisivo. Anche perché in caso di mancata approvazione del bilancio arriverebbe il commissario.