Oggi, intanto. E poi i prossimi giorni. Una cosa è sicura: l’incertezza che ha accompagnato l’estate del calcio è destinata a finire. Non si può più giocare né prendere tempo, perché prima o poi i campionati dovranno pure partire. Ed è arrivato il momento che chi comanda il pallone italiano si prenda le sue responsabilità, tagli la testa al toro e ripristini il naturale corso degli eventi. Se lo meritano i tifosi, soprattutto, che in questa situazione – come spesso accade – sono le vittime innocenti e impotenti.
Introduzione necessaria per raccontare la cronaca. Oggi scadono i termini delle domande per partecipare alla prossima Lega Pro in sostituzione del Castiglione, squadra che non si è iscritta lasciando il campionato monco, a 53 squadre. Attenzione ai termini: “sostituzione” e non “ripescaggio”. Attenzione anche ai modi dei verbi, e giù di condizionale: come criterio dovrebbe essere utilizzata la graduatoria uscita dagli ultimi playoff. E dunque, Monopoli in prima fila, Taranto subito dietro, poi la Viterbese. Se è vero che la prima società avrebbe (condizionale, ancora) dei problemi all’impianto di gioco (settore ospiti) e non basterebbe l’ipotesi di andare a giocare a Martina Franca, ecco le contendenti in lizza rimarrebbero due. Taranto e Viterbese, con gli ionici favoriti dalla stessa graduatoria e i gialloblu che dovrebbero sperare in un clamoroso sorpasso in extremis. Magari per qualche imprevisto, tipo documentazione pugliese “incompleta”. Altrimenti, Taranto in Lega Pro, Viterbese ancora in D. Questo lo sapremo probabilmente già oggi.
Ma non è finita qui. Perché fino a giovedì 27 (giorno della presentazione dei gironi e dei calendari) potrebbe accadere anche qualche altra cosa. E non tanto intorno alla sostituzione delle società sanzionate per il calcioscommesse, che dovrebbero essere rimpiazzate da quelle retrocesse. No, il colpo di scena che la Viterbese – e non solo essa – aspetta è un altro. Che la Lega Pro torni a 60 squadre, il format originariamente previsto per questa stagione e tradito, senza troppi complimenti né spiegazioni convincenti, dai nuovi vertici. E’ questa la partita su cui la società di via della Palazzina punta in maniera più decisa, e nelle ultime ore lo scenario che fino a qualche settimana fa sembrava fantascientifico sembra un po’ più plausibile. Perché diversi club – dal Fondi al Grosseto passando per la Sambenedettese – si sono dette pronti a partecipare alla prossima Lega Pro se dovesse essere ripristinata la formula a 60. Un assist che risolverebbe molti problemi alla Federazione e alla stessa Lega e magari toglierebbe un po’ di quell’imbarazzo cresciuto nel corso di questa pazza estate.
Oggi pomeriggio intanto la squadra torna ad allenarsi, ancora a Canepina, prima che scatti la terza fase della preparazione, da domani, a Viterbo sul campo della Sas. Il Rocchi è ancora in allestimento, sia per quanto riguarda il manto erboso sia per i lavori di ritocco necessari in ottica Lega Pro. Sempre se Lega Pro sarà.