Ci voleva il pressing dell’associazione Viterbo Civica per chiedere e ottenere l’intervento dei vigili del fuoco e la rimozione della pianta di fico che cresceva rigogliosa sull’antica facciata dell’ex tribunale di piazza Fontana Grande. Una pianta che ormai aveva raggiunto dimensioni importanti, mettendo a rischio sia la struttura, sia l’incolumità dei passanti (e magari delle tante auto che continuano a parcheggiare indisturbate nella piazza, nonostante i divieti). Lo stesso Viterbopost, nei giorni scorsi, aveva raccolto le segnalazioni (e le preoccupazioni) dei residenti e commercianti della zona.
“I pompieri hanno provveduto ad eliminare pianta e radici, facendo ovviamente attenzione a non compromettere in alcun modo la struttura della Chiesa – raccontano i volontari dell’associazione presieduta da Lucio Matteucci – Ricordiamo che quella pianta era stata segnalata da mesi a chi di dovere, ma nessuno aveva mai provveduto concretamente ad eliminare il problema. Sono state riposizionate le tegole sul perimetrale del tetto, che smosse probabilmente dai recenti temporali, sarebbero sicuramente volate di sotto al primo vento più consistente. Sistemato
inoltre, sempre per mano dei vigili del fuoco, il piombo sul cornicione. I pompieri hanno anche verificato che nella parte centrale del tetto sono visibili ulteriori tegole fuori posizione: tale situazione crea il problema di eventuali infiltrazioni con evidenti possibili ripercussioni sulla stabilità della struttura. Serve quindi uno specifico intervento urgente da parte dei tecnici del Comune per riportare la situazione ad un livello di sicurezza standard. E’ stato altresì richiesto un sopralluogo di verifica, avvenuto anch’esso in mattinata, anche sul cornicione della chiesa della Trinità, già oggetto lo scorso anno dell’intervento di Viterbo Civica, nella persona di Lucio Matteucci, che debitamente imbragato, era salito sul tetto della chiesa per togliere alcune piante che stavano creando lo stesso problema. Dalle verifiche effettuate in mattinata anche sotto la chiesa della Trinità a tutt’ora si può transitare senza incorrere in alcun rischio”, concludono gli stessi volontari.