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Università della Tuscia, un ateneo… d’Autore

E' unico partner italiano di un progetto europeo per produrre un microcogeneratore

Il professor Stefano Ubertini, coordinatore del progetto Autore

Il professor Stefano Ubertini, coordinatore del progetto Autore

L’Università della Tuscia sarà l’unico partner italiano nella cordata che condurrà il progetto Autore (Automotive derivative energy system) recentemente approvato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma Horizon 2020. Capofila del progetto è Alstom power, leader mondiale nella progettazione e produzione di centrali elettriche, e fanno parte della cordata Daimler, colosso nella produzione di mezzi di trasporto e detentore tra gli altri del marchio Mercedes, con la controllata Nucellsys, l’azienda greca Helbio, il centro norvegese Sintef e l’Università di Spalato. Il progetto durerà 3 anni e avrà un costo totale di poco meno di 4,5 milioni di euro. di cui 1 milione finanziato dal governo svizzero e il resto dal partenariato pubblico-privato Fuel Cells and Hydrogen Joint Undertaking.

Il progetto riguarda lo sviluppo di un microcogeneratore basato su celle a combustibile ad elevata efficienza e basso impatto ambientale. Il microcogeneratore sarà in grado di produrre 50 kW di energia elettrica e altrettanti di calore con prestazioni straordinariamente migliori di tutto ciò che è oggi presente sul mercato. Il cuore del sistema è una cella a combustibile ad elettrolita polimerico (PEM) in grado di produrre energia elettrica per via elettrochimica, ovvero senza processi di combustione e quindi senza le relative emissioni inquinanti. Il sistema potrà essere alimentato a metano e a idrogeno, per massimizzare l’integrazione con le fonti rinnovabili di energia e minimizzare le emissioni di gas serra.

La diffusione sul mercato delle tecnologie a idrogeno e delle celle a combustibile è stato frenato prevalentemente dagli elevati costi di produzione e uno degli obiettivi del progetto è appunto quello di ridurre tali costi attraverso la partnership di due settori non in competizione fra loro: il settore automotive, rappresentato da Daimler, e quello della produzione stazionaria di energia, dove opera Alstom Power.

Il rettore Alessandro Ruggieri

Il rettore Alessandro Ruggieri

Il ruolo dell’università della Tuscia consiste nella modellazione numerica del sistema, necessaria sia alla fase di progettazione che a quelle di sperimentazione e di sviluppo. Il responsabile per l’ateneo viterbese è il prof. Stefano Ubertini, docente di Macchine e presidente del consiglio di corso di laurea, e parteciperanno al progetto anche il prof. Maurizio Carlini, docente di Sistemi Energetici, e il dott. Andrea Luigi Facci, giovane ricercatore e docente di Progetto di Macchine.

Si tratta di un grande risultato per il gruppo di ingegneria dell’Università della Tuscia, a soli tre anni dalla fondazione del corso di laurea in Ingegneria Industriale.

Questo conferma la bontà dell’investimento fatto dall’ateneo viterbese, che quest’anno ha ulteriormente rilanciato con l’istituzione del corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica. Nell’ambito del progetto Autore e attraverso la collaborazione con i partner europei è prevista tra l’altro l’attivazione di attività di tirocinio e di tesi per gli studenti di ingegneria, con la possibilità di periodi di studio e di ricerca all’estero.

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