Discussione sul bilancio, quarto giorno. Dopo una mattinata sulfurea, con le relazioni degli assessori sul loro operato, si riprende il pomeriggio. L’intenzione è di chiudere per le 7, perché dopo c’è la Minimacchina del Pilastro e lì i consiglieri di maggioranza possono andare tranquilli, visto che i minifacchini non incutono troppo timore, almeno per dimensioni e massa muscolare. La domanda è sempre quella: riusciranno i nostri eroi?
(Avvertenza: pezzo molto, ma molto lungo. Ma non è colpa nostra)
Ore 15.30 Dalla mattinata, resta agli atti la memorabile frase di Maurizio Tofani (Oltre le mura): “Abbiamo problemi annosi perché sono anni che non li risolviamo”. Sembra Catalano di Quelli della Notte.
15.41 Si doveva iniziare alle 15.30, ma c’è riunione dei capigruppo, disertata però dalla minoranza.
15.55 Mentre si attende il calcio d’inizio, infuocate discussione su quella consigliera dal vestito trasparente e la relativa sottoveste stile Casa della prateria. Chi è, Laura Ingalls?
16.18 C’è il numero legale. Il presidente Marco Ciorba legge l’esito della riunione dei capigruppo. Dei 6174 emendamenti presentati dalla minoranza, 1069 sono stati ritenuti inammisibili, altri 2457 non hanno parere di legittimità finanziaria. Ne restano comunque un sacco. Perciò i capigruppo della maggioranza invitano ad allungare gli orari dei consigli fino alle ore 22, a ridurre il tempo degli interventi degli assessori a dieci minuti per chiuedere presto il dibattito sul bilancio e aprire quello sugli emendamenti. Da chiudersi entro le 22 di lunedì per poi votare tutto il bilancio. Insomma, niente Minimacchine e una specie di tagliola, anzi un tagliolino. Al tartufo. Bianco.
16.22 Sincero entusiasmo tra i banchi della minoranza. Buzzi (Fratelli d’Italia): “Avete disatteso tutte le scadenze e adesso chiedete il nostro aiuto? Mi dissocio da questo documento”.
16.29 Si ricomincia con l’esposizione degli assessori. Tocca ad Andrea Vannini, igiene pubblica, uno degli assessorati più tranquilli (chiedere in Procura): “Il livello della raccolta differenziata è del 56 per cento. Abbiamo migliorato la comunicazione utilizzando anche i social network. Abbiamo agenti in borghese che girano per la città e puniscono chi non rispetta le regole”. Praticamente, il Kgb della monnezza.
16.36 Intanto, la minoranza è uscita dall’aula per una riunione volante in sala Regia. L’aula è mezza vuota, a parte qualche peone della maggioranza e l’immancabile claque del Movimento Cinque Stelle. Vannini è desolato: “Se ne so’ annati tutti”.
16.40 Tocca alla Saraconi (Urbanistica) esporre. Intanto, voci su un colpo di scena in preparazione da parte della minoranza. Suspense.
16.43 Saraconi: “Centro storico, piano agricolo termale, riqualificazione dell’asse Pilastro-Piazzale Gramsci”. Insomma, le solite cose.
16.49 Relazione minimalista di Delli Iaconi: “Sulla cultura abbiamo limitato i danni”. Primo non prenderle, come il vecchio paròn Nereo Rocco.
16.50 Ancora Tonino Dormi e Sogna (copyright, Il Messaggero)”Vogliamo far diventare Viterbo la città dei festival. Ma non era San Remo?
16.54 Sulle Terme, Delli Iaconi dice: “Vogliamo installare dei sistemi di controllo che ci consentano di regolare in tempo reale i flussi dell’acqua termale. E con l’Università stiamo preparando un accertamento realistico su quanta acqua serve per i servizi delle strutture termale già esistenti”.
16.56 Tocca a Barelli (Expo, Grandi Eventi, Contenzioso, Personale), ma dal caos che c’è in aula sembra di essere alla Notte della Taranta.
17.11 Parla il consigliere De Domincis (Movimento Cinque Stelle) e c’è un tizio, deve essere un attivista, che riprende tutto l’intervento.
17.13 Comunque. De Dominicis: “Quanto ci è costata l’operazione Expo? Portare la Macchina a Milano 26mila euro, ma poi torna? La Regione ci ha chiesto di portarla, e in pratica ci ha obbligato a fare la Macchina nuova e a spendere un milione di euro. Detto questo, io il 3 settembre godrò del Trasporto, ma penserò anche a quanto c’è costato…” Si vede proprio che De Dominicis non è di origine viterbese.
17.17 Replica Barelli: “Rivendico l’operazione Expo. La Regione non ci ha imposto nulla, anzi ci invidia per la visibilità che abbiamo acquisito. Ne valeva la pena”.
17.21 Il presidente Ciorba prova a far rispettare tempi e temi. Ma è un lavoraccio.
17.23 L’angolo della moda. Dopo Moltoni e Filippo Rossi, i bermuda oggi passano a Gianmaria Santucci (FondAzione). Beige su beige. Praticamente: un omaggio democristiano al Grande Lebowski.
17.38 Ci sono i minifacchini del Pilastro che passano in piazza del Comune, rullano i tamburi, Scorsi (Pd) da pilastrino doc chiede cinque minuti di sospensione. Ma Daniela Bizzarri, che presiede in questo momento, dice giustamente no: “Abbiamo i tempi contingentati”. Ma tutti comunque si alzano e vanno alle finestre, come si faceva a scuola quando c’era qualcosa di curioso da vedere fuori. Buoni, bambini, state boni.
17.47 Buzzi (Fratelli d’Italia) chiede il numero legale. L’aula è semivuota causa passaggio dei minifacchini. Ma non era meglio sospendere? Il numero legale, comunque, miracolosamente c’è. Restano le scene deliziose dei consiglieri di maggioranza che sbucano fuori da tutti i posti dove si erano imboscati.
18.05 L’assessora alla Comunicazione Luisa Ciambella risponde a Buzzi, che aveva chiesto lumi sul caso del sito internet macchinasantarosa.it, oscurato dall’ingegner Scialacqua, che aveva registrato il dominio per conto del Comune di Viterbo: “Una polemica pietosa. Sulla comunicazione ci sarà una vera e propria rivoluzione”.
18.10 Come andrà a finire? Davvero bisognerà andare avanti fino a lunedì sera? Il borsino di oggi (ma è in aggiornamento continuo) sembra di sì. Una pantomina concordata, insomma, che tutti dovranno digerire, più o meno volentieri. Qualche pontiere comunque continua a provare ad avvicinare la minoranza, che però non dà segnali, anzi continua a disertare la conferenza dei capigruppo.
18.25 Il punto del sindaco sugli impianti sportivi: “La pista del camposcuola si rifarà, abbiamo risistemato la copertura del PalaMalè, i lavori allo stadio sono oggetto di perizia. Li faremo, finanziati su questo e sul prossimo bilancio. Anche se per la Lega Pro della Viterbese avremo probabilmente una deroga”.
18.33 Relazioni degli assessori finite. La vicesindaco Ciambella legge la delibera del bilancio. E’ un momento abbastanza importante, in attesa di sapere cosa faràla minoranza. Continuerà con l’ostruzionismo (il filibustering, come dicono quelli bravi) o, alla luce delle regole fissate dalla capigruppo di oggi pomeriggio, mollare la presa e far votare il bilancio alla sola minoranza? Cosa farà, per esempio, il Movimento Cinque Stelle, che ha un paio di migliaia di emendamenti e che fino a ieri ha ribadito di volerli discutere tutti?
18.43 Insogna propone cinque minuti di tempo a consigliere per discutere il bilancio, Troili coglie la balzo e attacca: “Frequento questa aula dal 1969, mi ricordo Gigli, Rosati, Massolo, Pippi D’Angelo. Quei dibattiti non ci sono più, non si discute…” De Dominicis sbrocca: “Avete preferito andare al mare, siete andati al mareeeeee”. Esce dall’aula, rosso in faccia e continuando a gridare.
19.00 Sono le sette. E tutto fa ridere. Comunque, quindici minuti di sospensione.
19.05 Anche quest’oggi Viterbopost sta pensando di abbandonare la postazione e chiudere anzitempo la diretta. C’è sempre quello spritz, sullo sfondo, e il suo irresistibile richiamo. Spritz fatto col Campari, mi raccomando.
19.17 Durante la pausa, l’assessore Sonia Perà: “Sei tu quello che ti occupi dell’abbigliamento?” Be’, detto così sembra che uno fa il commesso al Corso. In ogni caso, qui si segnalano soltanto gli abbigliamenti discutibili, perciò assessore può stare tranquilla.
19.57 Alla faccia del quarto d’ora di sospensione, è ancora tutto fermo. Pare che la riunione di minoranza sia piuttosto agitata, nonostante la presenza del consigliere regionale Daniele Sabatini. Una cosa è certa: il Movimento Cinque Stelle non ritirerà i suoi emendamenti. Resta da capire cosa faranno gli altri dell’opposizione. E’ qui il problema, oltre alla finestra spritz che si sta chiudendo, certo.
20.06 Minoranza ancora in conclave in sala Regia. E nervosetta, visto che Santucci esce e respinge pure una richiesta di coloquio del presidente Ciorba. Scorsi dal microfono: “La sospensione era di un quarto d’ora, vogliamo sollecitare l’opposizione a tornare in aula? A parti invertite sarebbe successo un macello”. Giusto. Vari tentativi di mediazione: ci prova prima Moricoli (non a caso delegato alla Pace), poi Simoni ad aprire quella porta. Respinti con perdite. Persino Michelini.
20.26 I nostalgici ricordano con un po’ di commozione ciò che successe tre anni fa in Provincia (giunta Meroi). La minoranza di centrosinistra uscì dall’aula ed era in riunione, appello volante dell’allora presidente del consiglio Piero Camilli, verificata l’esistenza del numero legale e votazione lampo. Bilancio approvato. Tutto a norma di legge, anche l’imbecillità.
20.33 Si fa l’appello, minoranza assente. De Dominicis comincia a discutere i suoi emendamenti: “Sono quasi duemila. Faccio presente che quasi tutti gli emendamenti presentati dal Movimento Cinque Stelle sono stati ammessi”. Complimenti vivissimi.
20.45 De Dominicis presenta e fa decadere un paio di emendamenti, si vota su uno fatto proprio da Troili (bocciato). Tofani interviene e chiede lumi: “Perché il dibattito sugli emendamenti lo stiamo facendo, andremo avanti finché si può, ma lo facciamo. E’ pretestuoso dire il contrario”. Si riferisce, ovviamente, alle lagnanze della minoranza. Che resta fuori dall’aula. Mentre di sotto, in una piazza mezza vuota, suona un’orchestrina jazz. Tutto molto felliniano.
20.54 La maggioranza ce la sta mettendo tutta per mantenere la promessa di discutere gli emendamenti “finché abbiamo tempo” (cioè fino alle 22 di lunedì sera), facendo propri gli emendamenti che De Dominicis via via presenta e poi lascia decadere. Serra (capogruppo Pd), punta invece a tagliare la testa al toro: “Se i suoi quasi duemila emendamenti fanno risparmiare al Comune un totale di cinqumila euro, li accorpi tutti e smentisca il sospetto di ostruzionismo. La pianti di fare ‘sto cinema”.
21.00 Sull’intervento di Serra s’accende un parapiglia. Frontini, Marini, Fabbrini, Buzzi, Barelli, fuori dall’aula si attaccano. Le vigilesse, porelle, possono poco. Poi torna la calma. Spettacolo indecorso. O al contrario, molto divertente. E con l’orchestrina jazz che torna a suonare.
21.06 Sospensione tecnica (cioè, pe’ magna) fino alle 22. Ma si riaccende il parapiglia, un po’ di movimento prima della cena fa sempre bene.
22.00 Il problema è che di servizio hanno mandato due vigilesse un po’ troppo leggerine, due scriccioli. Un primo bilancio della rissa: bene la minoranza, seppure – come dice il nome – in inferiorità numerica e senza due pesi massimi come Lallo Ubertini e Goffredo Taborri. Maggioranza meno performante e con un diretto un po’ debole. Colpisce e fa molto gioco di gambe e di bacino, leggera come una farfalla e pungente come una vespa (cit.).
22.25 Suona il gong, cioè la campanella presidenziale. Si ricomincia con un altro round. Tutti già mangiati, c’è il numero legale. E daje. Riparte De Dominicis con il suo sesto emendamento. Opposizione ancora fuori dall’aula, Giulio Marini si gode il Milan su SkyGo via cellulare: Papi Silvio sarebbe fiero di lui.
22.29 Stesso giochino di prima: De Dominicis presenta e poi rinuncia, Troili fa proprio l’emendamento. Solo che stavolta la maggioranza vota sì: emendamento approvato all’umanimittà.
22.32 Troili e De Dominicis si rimpallano gli emendamenti. Il gioco ristagna a metà campo. Arduino: “Presento un emendamento per ridurre del 50 per cento del compenso del presidente del consiglio”. Il ragioniere capo Quintarelli: “Parere favorevole se tutti gli amministratori se lo riducono”. Vota a favore solo lo stesso Troili. Respinto.
22.43 Va detto che la maggioranza ce la sta mettendo tutta per mantenere una parvenza di serietà, con interventi (gli ultimi di Moricoli e Tofani) e uno pseudodibattito. Ma si vede che è uno sforzo poco sincero e molto strumentale, per tenere il punto.
22.46 A San Siro, il Milan batte l’Empoli 2-1. Ampi sbadigli tra i banchi della maggioranza: il campionato è appena iniziato e già si avvertono segni di stanchezza. Migliore in campo, Marco Ciorba. A te la linea Ciotti.
22.55 Si discute ancora sul metodo di discussione degli emendamenti. Da fuori aula Santucci, Buzzi e Marini commentano ad alta voce. Tofani, da vecchio democristisno, cerca di capitalizzare l’assist: “I colleghi della minoranza rientrino e ne parliamo insieme, via…” Ma per ora dall’Aventino non si scende: la guerra dei nervi continua. Bizzarri gli rovina subito l’abbozzo di trattativa: “Presidente, la invito a far rispettare il regolamento e a imporre il silenzio al pubblico fuori dall’aula”. Che poi sarebbero quelli della minoranza, gli unici presenti a quest’ora a parte un paio di sfigati.
23.08 Il sindaco Michelini fa il suo ingresso in aula, reduce dalla Minimacchina del Pilastro insieme al padrone di casa Scorsi.
23.12 Assessora Troncarelli in aula con marito novello. Omnia vincit amor, come diceva Virgilio (che nonè un terzino dell’Udinese)
23.15 Da un intervento-provocazione di Filippo Rossi, viene fuori una notizia: il sindaco di Viterbo guadagna 2800 euro netti al mese.
23.25 Essendo l’opposizione originale uscita dall’aula, è stata creata un’opposizione artificiale, da una costola della maggioranza. E’ guidata da Maurizio Tofani, che ha cambiato anche banco e che prova a tenere sveglia l’aula. Carina però, come idea.
23.34 Treta il saggio: “Avevamo detto di fare le undici? Sono le undici e trentacinque. Propongo di aggiornate la seduta a domani”. Simoni: “A me il consiglio così non piace. Annuncio di voler rinunciare al gettone di presenza per oggi”. Beau geste. Ci si rivede domani alle ore 9.30, stesso posto, già mangiati. Ps: c’è chi dormirà qui.