La prima seduta di una serie che si preannuncia lunga, visto che c’è approvare il bilancio di previsione, come intimato dal prefetto. C’è tempo fino al 31, se andiamo avanti così ci arriveranno in pochi. Vivi.
Ore 15.20. Mancano dieci minuti all’ora ufficiale indicata per l’appello, che tra l’altro non viene rispettata quasi mai, come l’orario di Trenitalia. Tra i consiglieri in aula si mettono le cose in chiaro: “Stasera non finiamo tardi, che c’è la Lazio in Champions”.
15.23. Consigliere di maggioranza: “Vi avverto. Non mi toglierò le scarpe per cinque giorni. Se per allora ci saranno ancora emendamenti da discutere me le levo, le piazzo sotto i ventilatori e sono affari vostri”. Minaccia credile, secondo gli esperti dell’antiterrorismo.
15.28. Arriva il sindaco Michelini. E sì, è fresco come una Rosa.
15.33. Un punto sulle abbronzature post vacanze. Bene gli assessori Ricci e Vannini e la consigliera De Alexandris. Male De Dominicis, ma si sa: i grillini non vanno mai in ferie.
15.51. Appello. C’è il numero legale. E’ questa è una notizia visto gli ultimi precedenti.
15.58. Santucci (FondAzione) ha già la testa a Santa Rosa: “Chiedo al sindaco come ci dobbiamo comportare durante la festa. Ho letto che lei non andrà dai Facchini, la situazione la conosciamo tutti, però poi sento dire che andrete comunque alle Minimacchine. Allora come dobbiamo regolarci? Fate chiarezza, come amministrazione”.
15.59. Replica del presidente del consiglio Ciorba, formalissimo: “Non attiene all’ordine del giorno”.
16.02. La vicesindaco Ciambella espone il primo punto, quello sull’alienazione degli immobili di proprietà comunale. Una lunga serie di numeri, costi, quadrature, indirizzi. Insomma, tutto molto interessante.
16.15. Su richiesta di Ubertini (Forza Italia) Ciambella fa chiamare dalla segretaria comunale tutti i dirigenti, finalmente tornati dalle meritatissime ferie agostane. “Anche loro, come noi, debbono essere presenti alla discussione del bilancio”. Chi aveva prenotato l’ombrellone a Marina Velka per il finesettimana si può attaccare.
16.21. Ciorba mantiene l’ordine in aula e invita Santucci a mettersi seduto “per rispetto di quelli che debbono parlare”. Santucci accetta con la massima disponibilità: “Se cominciamo così il bilancio lo finiamo tra tre anni…”
16.26. De Dominicis si butta sul mercato immobiliare che, si sa, è in ripresa: “Leggo che vorremmo vendere due immobili che invece possiamo destinare all’emergenza abitativa per le famiglie disagiate. Chiedo di non includerle in questa delibera”. La proposta cade nel vuoto.
16.30. Battaglia Cinque Stelle, Forza Italia (Ubertini) e Oltre le Mura (Tofani) e dirigenti sulla cessione di un terreno. A Grotte Santo Stefano, mica a Saint Tropez.
16.40. L’angolo della moda. Chicco Moltoni sfoggia un paio di bermuda. Verdi. Ma non esisteva un dress code da rispettare in aula? Sì, ai tempi di Gabbianelli. A proposito di Moltoni: in apertura di consiglio ha letto una richiesta a segretario e sindaco di chiarire la sua posizione. Secondo il consigliere, infatti, qualcuno della maggioranza non vorrebbe farlo votare a causa della condanna del crack del Cev. Moltoni rivendica invece la sua libertà di mandato e di voto “attribuitimi dai voti dei cittadini viterbesi”.
16.45. Ancora sul terreno a Grotte Santo Stefano. Botta e risposta Ubertini-Boco (Pd): “Lei dovrebbe astenersi su questo tema”. La Boco: “Anche lei su certi argomenti dovrebbe astenersi”. Astensione e penitenza, altro che Santa Rosa: questi so’ francescani.
16.50. “Io credo che da queste alienazioni non ci faremo una lira”. (Arduino Troili, detto Er Fiducia).
17.11. Il problema è che ‘sto terreno di Grotte attualmente è destinato a servizi, e vale relativamente. Il Comune lo vuole vendere, ma con un cambio di destinazione (per esempio a residenziale) il valore aumenterebbe sensibilmente. Di qui le appassionanti discussioni di cui sopra. Se poi ci sia qualcos’altro dietro, be’, affari loro.
17.20. Tra una cosa e l’altra, una notizia: quest’anno a Grotte Santo Stefano non si è potuta tenere la sagra delle fettuccine a causa delle difficoltà della Pro loco. Una tragedia.
17.31. La vicesindaco Ciambella perora la causa e illustra il piano di Palazzo dei priori non soltanto per le alienazioni, ma anche per reperire immobili per far fronte all’emergenza abitativa, come le case dell’Esercito sulla Tuscanese.
17.41. Ubertini: “Ho letto la relazione della Corte dei conti. Gli affitti incassati dal Comune nel 2014 sono il 35.5 per cento del totale, 154mila euro in tutto. Un dato abbastanza modesto”.
17.47. Moltoni giustifica al cronista il suo look balneare: “Ho delle belle gambe”.
17.51. L’aula è mezza vuota. Buzzi (Fratelli d’Italia) chiede il numero legale: “Visto che trattiamo un argomento importante per tutti come le alienazioni del patrimonio comunale”. La minoranza esce dall’aula e prova il colpaccio, ma il numero legale c’è, anche se d’un soffio: 18 presenti, si va avanti.
18.01. Finita la discussione sulle alienazioni, ma ci sono due emendamenti da votare. Il primo passa. Il secondo no, dopo interminabili conciliaboli coi dirigenti per il parere di legittimità, non si riesce a capire neanche quale sia la classificazione del terreno. Un’ora di interventi. Insomma, ‘sto terreno lo vendiamo o non lo vendiamo?
19.06. Minoranza con le bollicine. Ubertini: “Chiudiamo ‘sta pratica che oggi abbiamo sentito delle cose assurde, e gravissime. Mi auguro che qualcuno non se le veda a rileggere”. Galati: “Consigliera Boco, oggi l’ho scoperta battagliera, complimenti. Vorrei solo capire quale è il suo ruolo in commedia”.
19.10. Si vota, finalmente. Il piano sull’alienazione degli immobili passa: 13 favorevoli, 10 contrari e 7 astenuti. La maggioranza dimostra di avere i numeri, seppur con qualche brivido, in questo primo passaggio del bilancio. Ma la strada è ancora lunga, e lunedì è lontano.
19.11 Bizzarri (Pd), chiede una sospensione di 10 minuti. Spritz time.
19.25. A proposito di look: il compagno di Chiara Frontini sfoggia una t-shirt significativa. E’ dedicata al capolavoro di Louis-Ferdinand Céline, “Viaggio al termine della notte”, c’è scritto. Ma questo bilancio vedrà mai l’alba?
19.30. Durante la pausa, arriva forte l’odore di carne alla brace delle cene dei Facchini in piazza San Lorenzo. Il menù di stasera? Insogna allo scottadito.
19.40. Si riprende. Argomento: gli incarichi di collaborazione autonoma per il 2015. Presenta il punto, il sindaco Michelini in pirsona pirsonalmente: “Sostituisco l’assessore Barelli. Che è in Africa”. Dai banchi della minoranza: “Che culo”.
19.50. Scoccano le quattro ore dal calcio d’inizio. La condizione fisica complessivamente è buona, la resistenza pure, volti non troppo sciupati, morale alto, cielo sereno. Ma siamo appena alla prima giornata, il campionato è lungo e il calcio non è mai scontato.
19.56. Qualcuno giura di aver visto Filippo Rossi aggirarsi per i corridoi, ma forse era un fantasma.
20.01. Dubbi sulla copertura finanziaria di una figura professionale per l’incarico e forse serve un parere dei revisori dei conti. Ma si è fatta una certa, la partita incombe e qualcuno comincia a preoccuparsi. Intanto Ciorba si prende una pausa ristoratrice: al suo posto, dirige l’orchestra la vicepresidente Daniela Bizzarri.
20.24. Poi ci pensa Simoni – che dio lo benedica – a leggere l’emendamento tecnico della svolta. Si vota (ad appello nominale, come ormai pretende sempre la minoranza, forse per innervosire l’altra parte) e l’emendamento passa. Poi passa anche la delibera sugli incarichi. Giusto in tempo per andare a casa, polpettone fumante in tavola, famigliare di Peroni ghiacciata e quella musichetta soave che fa “the champioooooooons”. E ci vediamo domani, stessa ora e stesso posto, già mangiati.