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“Troppe polemiche”. Ma il palco viene dimezzato

Ieri operai al lavoro per ridurre la struttura che nasconde Palazzo papale

I lavori di ridimensionamento del palco

I lavori di ridimensionamento del palco

Mezzo palco è meglio di uno. Specie se si trova nella piazza più bella e iconografica della città, quella piazza San Lorenzo affollata, anche ieri, di visitatori e turisti, e quel Palazzo papale così bello da fotografare, se solo non fosse stato coperto dal palco, appunto. Così ieri, dopo giorni di lamentele da parte sia dei forestieri in visita, sia dei viterbesi che consideravano quella presenza troppo ingombrante, una squadra di operai si è messa al lavoro per ridimensionare la struttura. E per riconsegnare a viterbesi e ospiti uno skyline più degno – anche se non ancora del tutto sgombro – della storia e delle ambizioni di “città d’arte e di cultura”. Via i camerini, via i catafalchi, ed ecco spuntare un palchetto ridotto, una struttura certamente più leggera e meno invasiva del contesto monumentale.

E proprio mentre i “ridimensionatori” erano al lavoro, giungeva un comunicato a firma di Stefano Vignati (direttore artistico del Tuscia Operafestival), Massimo Mecarini (presidente del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa) e Gaetano Carramusa, titolare dell’omonima ditta che affitta e allestisce palchi. Comunicato che riportiamo integralmente.

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Prima e dopo

palco6“In risposta alle numerose polemiche e provocazioni che in queste ore stanno riempendo le pagine di Facebook, le testate online e la carta stampata con oggetto il palcoscenico di Piazza San Lorenzo a Viterbo, siamo qui con il presente comunicato semplicemente a far chiarezza sull’accaduto. La nona edizione del Tuscia Operafestival si è conclusa a Piazza San Lorenzo l’8 agosto, quindi, per quello che riguardava l’evento, il palcoscenico si sarebbe potuto smontare il 9. Come però è sempre avvenuto, da diversi anni a questa parte, in accordo con il Gruppo Carramusa e con il Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, nella persona del presidente Massimo Mecarini, sia per motivi di grande rispetto e collaborazione, sia per i costi aggiuntivi che un ulteriore montaggio e smontaggio avrebbero generato a spese del Sodalizio, si è deciso di attendere per favorire, appunto, i Facchini stessi in occasione delle cene in piazza. Scusandoci con i tu risti per gli eventuali disagi, ci auguriamo che il buon esito e la bella atmosfera delle prossime serate in Piazza San Lorenzo, che precederanno il Trasporto della Macchina di Santa Rosa, possano far dimenticare qualche disagio e le polemiche di troppo. Cordialmente, Stefano Vignati Massimo Mecarini Gaetano Carramusa”.

Prima di gioire – a metà, sia chiaro – per il ridimensionamento del palco, e ringraziare per la precisazione, resta da chiarire una cosa sola. Non si è trattato, almeno su queste colonne, di “polemiche” (che poi si possono anche fare, nel limite dell’educazione e della civiltà), ma soltanto di riportare fedelmente le tante lamentele registrate, nei giorni di Ferragosto, dalla viva voce dei turisti in piazza per la presenza del palco. Tanto dovevamo, per onestà intellettuale.

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