E’ partita ieri, con all’attivo oltre quattrocento presenze, la Sagra del Cinghiale di Graffignano, caratteristico paese al confine tra Lazio ed Umbria.
L’evento, alla tredicesima edizione, è organizzato da un folto gruppo di cacciatori locali, la squadra San Martino, guidata dal presidente Giulio Gregori, e riscuote, di anno in anno, sempre maggiori consensi. Del resto, i circa ottanta volontari che collaborano per la riuscita della manifestazione, si impegnano al massimo per far si che tutto funzioni a perfezione. E, in effetti, la risposta dei tantissimi visitatori non fa che confermare il risultato dell’ottimo lavoro.
Diversi i punti di forza che rappresentano gli elementi vincenti della manifestazione: il servizio rapido, scorrevole e senza attese, la capienza dello spazio a disposizione, all’interno di un grande parco dotato di ogni comodità, ma ovviamente soprattutto la prelibatezza dei piatti preparati secondo le antiche ricette graffignanesi: dagli gnocchi al cinghiale allo spezzatino in agrodolce, dalle pappardelle al cinghiale in umido sono tutte specialità da leccarsi i baffi.
Per finire, tutte le sere della sagra sono allietate da musica dal vivo e balli di gruppo con la presenza di gruppi molto apprezzati tra gli amanti del genere.
Questi i nomi in calendario fino alla fine della manifestazione:
Venerdì Loris Marchigiani, sabato l’orchestra Tris Allegria e domenica Samuele Biribicchi.