“In più di una occasione avevamo posto l’attenzione sull’allarme Rsa del Lazio. Peccato che il presidente della Regione, Zingaretti, e il sindaco di Viterbo, Michelini, siano rimasti immobili, continuando a fare orecchie da mercante. A tal punto che l’Aforsat (Associazione Famiglie Ospiti Residenze Sanitarie Assistenziale Tuscia), assieme ad alcuni cittadini, tra cui i familiari dei pazienti delle strutture, sono arrivati addirittura a rivolgersi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al quale hanno presentato un ricorso straordinario, al fine di poter ricevere una risposta adeguata a questa emergenza. Oltre a esprimere il nostro sostegno all’iniziativa, ricordiamo come l’unica soluzione per noi percorribile resti, da parte di Michelini, la revoca della cosiddetta delibera “svuota Rsa” che, così come è stata formulata, darebbe il colpo di grazia ad un settore già al collasso. A Zingaretti, invece, continuiamo a ripetere che la convocazione di tavoli tecnici, come annunciato dall’assessore Visini la settimana scorsa, non risolve le evidenti criticità, e che il taglio delle risorse al settore dei servizi sociali aggrava una situazione già paradossale. Infatti, in questo modo, solo chi ha disponibilità economiche potrà permettersi il ricovero in una Rsa, a discapito naturalmente delle fasce deboli, cui le istituzioni dovrebbero garantire assistenza, e che verrebbero fortemente penalizzate”.
Lo dichiara in una nota Daniele Sabatini, capogruppo di Nuovo Centrodestra della Regione Lazio.