15112024Headline:

La delibera sulle Rsa finisce in Quirinale

Presentato l'atto legale che chiede l'intervento del Colle

Maria Laura Calcagnini, presidente dell'Aforsat

Maria Laura Calcagnini, presidente dell’Aforsat

La delibera del Comune sulle Rsa, le Residenze sanitarie assistenziali, finisce sul tavolo di Sergio Mattarella. Perché è proprio al presidente della Repubblica che i famigliari degli ospiti delle Rsa si sono rivolti, attraverso un ricorso straordinario, notificato venerdì scorso, per conoscenza, anche allo stesso Comune e al ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

A firmare il ricorso – che Viterbopost ha avuto modo di leggere – è stata l’Aforsat (cioè l’Associazione dei famigliari degli ospiti delle residenze sanitarie assistenziali) e anche alcuni privati cittadini, anche loro parenti di persone che vivono in queste strutture sanitarie, che si sono autotassati per coprire le spese legali.
La delibera che i ricorrenti ritengono illegittima, e peggiorativa rispetto alla legge dello Stato, è quella del 29 aprile scorso, che recepisce e interpreta – in modo controverso, secondo Aforsat e gli altri – un decreto del 2013 firmato dalla presidenza del Consiglio (Enrico Letta) sul nuovo conteggio Isee. Insomma, sul calcolo dei redditi. Anche a causa delle nuove regole della Regione sui contributi per i pazienti delle Rsa, la delibera di Palazzo dei priori, il Comune non concorre al pagamento della quota a suo carico “qualora il ricoverato abbia a disposizione un patrimonio immobiliare e/o mobiliare” e “qualora vi siano parenti tenuti all’obbligo di prestare gli alimenti”. Copre le spese invece per le “situazioni d’emergenza, di abbandono o di grave disagio socioeconomico del paziente”, “in mancanza di patrimonio immobiliare o immobiliare o di parenti tenuti a prestare gli alimenti” o “nel caso i parenti non siano in grado di pagare interamente la retta e versino in condizione di indigenza, valutata però dai Servizi sociali”.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

“Una delibera illegittima – scrivono gli avvocati nel ricorso al presidente della Repubblica – che illegittimamente costringe le persone ricoverate nelle Rsa a doversi fare carico di costi per prestazioni assolutamente non dovute, visto che così sono state private del contributo pubblico”. Tra le motivazioni del ricorso, si sostiene che siano state violate diverse leggi nazionali e addirittura la convenzione dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità.

Ora dal Quirinale il ricorso verrà girato al consiglio di Stato, che lo valuterà nel merito. Ci vorrà qualche mese (forse fino all’inizio del 2016) per sapere se le ragioni dei viterbesi verranno accolte. “E’ una questione vitale per molte famiglie che stanno vivendo una situazione di estrema difficoltà – spiega la presidente di Aforsat Maria Laura Calcagnini – Una battaglia che stiamo conducendo in modo civile, anche chiedendo un confronto serio con gli amministratori comunali, che però non ha risolto nulla. Ora confidiamo nell’intervento del presidente Mattarella, anche se è naturare che se il Comune ritirasse quella delibera ingiusta saremmo pronti ad annullare il nostro ricorso”.

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