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Ripescaggio, per la Viterbese si fa dura

Respinto il ricorso di tre club: resta la tassa di 500mila euro

Alessandro Luci con Stefano e Luca Sanderra

Alessandro Luci con Stefano e Luca Sanderra

Una sentenza che è una sentenza: “Il Collegio di garanzia dello sport rigetta la richiesta cautelare per sopravvenuta carenza di interesse e perché non ricorrono i presupposti del fumus boni iuris né del periculum in mora”. In sostanza, il Coni spegne con queste parole le speranze di Forlì, Gubbio e Sambenedettese di veder sospesa la tassa a fondo perduto di 500mila euro per aver diritto al ripescaggio in Lega Pro. E neanche per la Viterbese questa sembra essere una buona notizia.

Ma spieghiamo bene. Intanto, il Collegio non entra nel merito sulla tassa, se sia giusta o meno, se rispetti leggi e regole. Si riserva di farlo in un secondo momento, magari tra tre mesi, quando ormai però sarà troppo tardi e un’eventuale bocciatura conterà soltanto per l’anno prossimo. Si è limitata a respingere il ricorso dicendo che le tre società non avevano interesse nel farlo, visto che non hanno neanche presentato domanda di ripescaggio- Quello che ci interessa adesso è che la tassa non è sospesa, e dunque non c’è bisogno di riaprire i termini per le domande di ripescaggio (come chiedevano e auspicavano i tre club ricorrenti) e valgono le condizioni approvate dal consiglio federale della Figc lo scorso giugno.

Detta così, le società che hanno pagato i 500mila euro (Albinoleffe, Pordenone e Seregno) sono in regola e saranno probabilmente ripescate dopo il passaggio di martedì in commissione di valutazione della Figc del 4 agosto. Chi non ha versato la tassa, al contrario, (Monopoli, Taranto e soprattutto Viterbese) sarà molto probabilmente bocciato quel giorno, perché non ha ottemperato ad una delle condizioni previste. Più probabilmente, la Covisoc respingerà questi tre club e concederà loro un po’ di tempo (48 ore, forse) per mettersi in regola. Cioè per pagare quella cifra e avere diritto al ripescaggio. Il che è molto difficile che avvenga, visto che mezzo milione di euro sono un mucchio di soldi e il gioco, come si suol dire, non vale la candela. Così come sembra difficile ipotizzare ulteriori ricorsi da parte di Monopoli, Taranto e Viterbese, ricorsi dai tempi lunghi e dall’esito più che incerto.

La nuova Lega Pro che verrà, dunque, potrebbe essere ridotta a 54 squadre, 18 per girone, con le tre ripescate in regola più la Paganese, riammessa dopo aver vinto un ricorso sulle tempistiche di iscrizione. La Viterbese, ad ogni buon conto, dovrà rassegnarsi alla serie D, che a questo punto diventa fondamentale vincere, visto che dall’anno prossimo i ripescaggi saranno bloccati e per salire tra i professionisti sarà necessario appunto arrivare primi nel girone. Perciò, subito dopo la ratifica del mancato ripescaggio, è lecito attendersi dalla famiglia Camilli e dal direttore sportivo Luci, l’annuncio di alcuni rinforzi (specie over) per completare la rosa a disposizione di mister Sanderra. Quei colpi di mercato che la società ha in canna già da qualche giorno ma che erano congelati proprio in attesa di novità – in un senso o nell’altro – sul fronte ripescaggio. Novità che sono arrivate, e che non sono buone. Almeno ad oggi, e salvo colpi di scena che nell’ambiente tra l’altro, non sono mai mancati.

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