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Ovicaprino, ricchezza per la Tuscia e il Lazio

L'incontro organizzato dalla Coldiretti a Farnese

Il pubblico al convegno di Farnese

Il pubblico al convegno di Farnese

Si è tenuto ieri 22 agosto, a Farnese, il convegno “Valorizzazione e promozione delle produzioni ovicaprine quale veicolo di sviluppo del territorio”. L’incontro si è svolto con molto successo di partecipazione di pubblico in occasione dell’ottava edizione della sagra della pastorizia.

Ha aperto i lavori il sindaco di Farnese Massimo Biagini, mentre a moderare i diversi interventi, tra i quali quelli di Stefano Sanna, presidente Assonapa, Claudio Celletti, presidente Consorzio Tutela Abbacchio Romano Igp e Andrea Fugaro, responsabile Caa Coldiretti Lazio, è stato il direttore di Coldiretti Viterbo Ermanno Mazzetti che ha ringraziato per l’ospitalità e la partecipazione di esperti, soci e pubblico.

Ospite gradito al convegno è stato il consigliere regionale Enrico Panunzi, che ha portato il suo saluto rimarcando l’importanza delle produzioni territoriali e il ruolo che il settore primario rappresenta per l’economia della nostra regione. Inoltre ha preso parte, come relatore, il direttore del settore decentrato agricoltura di Viterbo dottor Giancarlo Lattanzi, che ha illustrato le opportunità che il nuovo Piano di Sviluppo Rurale (Psr), mette in campo per favorire lo sviluppo e l’innovazione delle imprese agricole.

A livello nazionale, il comparto ovicaprino del Lazio è il terzo per ordine di produzione e conta su circa 9mila aziende: 3.866 di carne, 1.628 da latte, 1.336 da autoconsumo e 1.625 miste. I capi ovini laziali sono invece circa 794.933 e Roma ne possiede il 31%, seconda sola dopo Viterbo. Le carni prodotte annualmente ammontano a 90mila tonnellate, per un giro d’affari di 36 milioni di euro, mentre il latte di capra e pecora si attesta sui 627mila ettolitri, per 47,4 milioni. Un giro complessivo che rappresenta il 4% della produzione agricola regionale.
La chiusura del convegno è stata tenuta da Mauro Pacifici, presidente di Coldiretti Viterbo, che ha ribadito che, nella Provincia del capoluogo della Tuscia “sono attivi circa 1.500 allevamenti, con un numero di capi che supera quota 275.000 per gli ovini mentre i capi caprini sono 4.435 con oltre 150 allevamenti censiti”.

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