Dal consigliere comunale Sergio Insogna riceviamo e pubblichiamo:
Il metodo scelto dal sindaco di far votare frettolosamente gli aumenti d’imposta e delle tariffe al buio, dimostra, come era prevedibile, tutti i suoi limiti ed i suoi rischi, ma soprattutto crea problema a quei colleghi della maggioranza che, più o meno convinti, hanno votato quelle delibere, prima del doveroso e necessario dibattito politico che sostanziava e motivava quelle scelte amministrative pesanti per tutti i cittadini viterbesi e che poteva permettere utili modifiche ai provvedimenti stessi.
E’ emblematico e significativo quello che è successo ieri per quanto concerne la questione delle tariffe delle mense scolastiche, i consiglieri di maggioranza, tranne il sottoscritto, il collega Moltoni ed i consiglieri di minoranza, fidandosi del sindaco votano la delibera che sancisce l’aumento, senza possibilità di modifica, delle tariffe dei pasti seguendo criteri e scelte decise dal sindaco e dalla Giunta, questa decisione scatena indignazione e forte preoccupazione da parte delle famiglie utenti di detto servizio, da parte delle famiglie si forma un gruppo di protesta e di contrasto a tale decisione, vengono presentati emendamenti al bilancio su tale questione e nasce l’esigenza di un confronto sulla materia.
Qui succede il fatto incredibile e grottesco: il Sindaco ed alcuni componenti della Giunta incontrano le famiglie e decidono in un momento di grande magnanimità amministrativa di sospendere l’applicazione degli aumenti sino al primo novembre.
Di fatto succede che chi ha convinto i consiglieri di maggioranza, per fortuna non tutti, a votare un documento pesante economicamente per le famiglie utenti di un servizio, ora sconfessa e blocca tale decisione ed intende far vedere che lui è il “salvatore della patria”.
Io affermo che tutto ciò risulta essere ridicolo ed offensivo per i colleghi che si sono assunti l’onere di aumentare le tariffe al buio, ora rischiano di apparire come coloro che in maniera frettolosa e sprovveduta hanno deciso una cosa che poteva essere decisa in maniera diversa e migliore. Mentre in virtù del ritrovato senso di responsabilità e di profondo rispetto dei cittadini il Sindaco e la Giunta garantiscono nuove soluzioni e nuove ipotesi.
Ma perché Il sindaco e la Giunta queste valutazioni e questi confronti non li hanno fatti prima, come era stato legittimamente ed opportunamente chiesto da molti consiglieri?
Non è stato fatto prima di decidere di fare cassa con imposte e tariffe in maniera discutibile ed immotivata politicamente, per poi, a cose fatte, aprire il doveroso e necessario confronto con i consiglieri comunali, con le associazioni e con i cittadini?
Il sistema di un bilancio discusso e condiviso a posteriori non funzionerà mai e non sarà mai giustificato da niente e da nessuno, le scorciatoie amministrative denotano poca chiarezza ed improvvisazione.
Però, in tutte queste vicende, una cosa è certa: la colpa è sempre degli altri, non è mai del Sindaco e degli Assessori (purtroppo non è la prima volta che capita), è uno stile ed è una caratteristica tutta Micheliniana.
Diffidate cari colleghi di maggioranza da chi vi continuerà a dire: Zitto e Vota !!! la storia di questi anni di governo cittadino vi insegna che se le cose vanno bene il merito … è loro, se le cose vanno male la colpa …. è vostra.
Oggi ci apprestiamo a discutere del bilancio economico ….. oramai è chiaro a tutti che quello politico ed amministrativo del Sindaco Michelini “fa acqua” da tutte le parti … ma la colpa non è la sua , la colpa è sempre e sempre sarà degli altri !!!
Sergio Insogna
consigliere comunale del gruppo mistro