Umberto Fusco, che aria tira nella Lega Nord?
“Mi pare più che buona”.
Nonostante le polemiche con i vescovi…
“Ma quali polemiche… Io parlerei piuttosto di strumentalizzazioni”.
In che senso, scusi?
“Partiamo da un dato di fatto: noi siamo cattolici e cristiani, a cominciare dal nostro leader Matteo Salvini. E difendiamo il cattolicesimo vero”.
Detto questo?
“I vescovi devono fare i vescovi, i sindaci devono fare i sindaci e i ministri altrettanto. Ammesso che lo sappiano fare e su quest’ultimo punto ho moltissimi dubbi”.
Quindi?
“Quindi ognuno faccia il suo mestiere. Il problema dei migranti non riguarda solo la Lega, ma i cittadini tutti. Salvini pone un problema concreto: siamo in grado di accettare tutti indistintamente? Io credo di no e come me la pensano moltissimi italiani”.
D’accordo, ma come se ne esce?
“Quando non si vuole far camminare una macchina, che si fa?”.
Lo dica lei…
“Si toglie la benzina”.
Allora?
“Non dobbiamo colpire quei poveracci dei migranti, ma gli scafisti che fanno affari sulla loro pelle. E non sono i soli”.
A chi si riferisce?
“Ad un sistema che lucra sull’accoglienza. Si trovano 37 euro al giorno per mantenere un clandestino e poi si tagliano i servizi essenziali agli italiani e a chi ha davvero bisogno. Noi diciamo no a questo andazzo insopportabile”.
L’accusa che vi viene rivolta è sempre la stessa: siete razzisti.
“Niente di più falso. Porte aperte ai richiedenti asilo: hanno il diritto di essere accolti e aiutati ed è nostro dovere sostenerli. No ai clandestini, senza se e senza ma. Questa è la nostra posizione. E comunque anche per i richiedenti asilo, quando sia stata verificata con attenzione la legittimità delle loro richieste, devono valere le nostre leggi. Noi moschee non ne vogliamo”.
Anche a Viterbo?
“A Viterbo come dappertutto. Per gli italiani un cambio di destinazione d’uso costa fior di quattrini, vorrei capire se qualcuno ha mai pagato per la trasformazione di un garage in moschea… Noi italiani vogliano essere padroni a casa nostra. Tutto qui”.
Conferma la presenza di Salvini alla festa di Santa Rosa?
“Assolutamente sì. Matteo arriverà il 3 e si fermerà anche il 4. Incontreremo i cittadini e anche gli organi di stampa, ma entro le 14 del 3 la parte pubblica finirà perché non vogliamo in alcun modo interferire con le celebrazioni in onore della Patrona. E il 4 ci faremo un giro in città, sempre all’insegna dell’amicizia”.
Che cosa si aspetta?
“Nulla di particolare. Siamo un movimento popolare che vive attraverso il contatto delle persone. Mi aspetto tanta gente, questo sì. Le adesioni sono state tante da ogni angolo della provincia”.