“Probabilmente il direttore Crea sarebbe un assessore al termalismo migliore di me, ma le sparate e i titoli sui giornali (peraltro periodicamente ripetuti) non risolvono i problemi”. L’assessore comunale Tonino Delli Iaconi ricorre all’ironia per rispondere alle affermazioni del direttore di Federlazio Viterbo proprio in merito alla situazione del settore termale nella città dei Papi. “Va fatta una doverosa premessa – aggiunge – per comprendere compiutamente una situazione nella quale confluiscono competenze diverse e spesso conflittuali e sovrapposte tra enti locali. Regione, Comune e Provincia intervengono nella gestione dei problemi con conseguenze facilmente immaginabili: burocrazie che si accavallano e poteri che si intersecano”.
Chiarito il quadro generale, appare opportuno scendere nel concreto. “Crea – sottolinea Delli Iaconi –invoca un tavolo di discussione. In realtà, il tavolo è aperto da sempre e non si è mai chiuso. Peraltro, gli imprenditori privati che operano a Viterbo sono soltanto due e con loro il colloquio è continuo, direi quotidiano. Questo non significa escludere le associazioni imprenditoriali, ma semplicemente prendere atto della situazione. Come pure, confermo che i contatti sono continui anche gli operatori che hanno manifestato interesse a gestire alcune sorgenti: Zitelle ed ex Oasi. Questa è la realtà oggettiva che non sembra così estesa e ampia da meritare un ulteriore momento di sintesi”. L’accusa comunque è di un sostanziale immobilismo… “Intanto ricordo che per la prima volta è stata stabilità la quantità d’acqua che può essere prelevata dalle Terme dei Papi, i cui rappresentanti mi pare che abbiano anche mutato atteggiamento. Si ricorderà delle lamentele relative alla chiusura della sezione fangoterapica che invece da qualche tempo ha ripreso a funzionare. Inoltre, è terminata la parte di competenza del Comune relativa alla chiusura del pozzo San Valentino, ma la nuova perforazione ricade in un’area al di fuori della concessione per cui bisogna aspettare la determinazione della Regione ad ampliare la zona di nostra pertinenza per poter scavare il nuovo pozzo. Ecco perché parlavo di questioni che si sovrappongono e di tempi burocratici da rispettare”.
Un altro tema sollevato conm vigore riguarda i prelievi abusivi. “Conosco perfettamente il problema. Noi, come Comune, abbiamo proceduto al censimento di una trentina di privati che sono in possesso di una regolare concessione provinciale per acqua normale, per così dire. Il problema che è che negli attingimenti si mescola anche acqua termale e di questo abbiamo doverosamente informato Palazzo Gentili che ora deve intervenire per mettere a posto la situazione”.
Ancora, altre contestazioni sulle concessioni a tempo. “E’ un tema che è stato affrontato e sviscerato tanto che a settembre saranno emanati i bandi pubblici per la gestione di tre aree: Bullicame, Bagnaccio e piscine Carletti. Le opportunità di gestione prevedono in ogni caso la gratuità nella fruizione dei bagni termali; a pagamento saranno invece gli eventuali servizi: bagni, docce, sdraio, ombrelloni… Saranno possibili, inoltre, strutture mobili di ristoro. Il bando è aperto a tutti purché si tratti di società economiche che dovranno presentare i bilanci, preservare le aree loro affidate e curarne la fruibilità per tutti. Entro breve, questo passaggio fondamentale per mettere ordine diventerà realtà”.
Manca un tassello, assessore Delli Iaconi: le ex terme Inps. “Innazitutto, confermo che esistono manifestazioni di interesse da parte di importanti gruppi anche stranieri. Perché non si parte? Perché chi deve investire aspetta per cercare di spuntare le migliori condizioni. E in questa ottica, c’è un’importante novità da segnalare: nell’ambito di un intervento globale sul termalismo, la Regione per Viterbo metterà a disposizione una cifra intorno a 5 milioni di euro. Ecco, questo sarà il passaggio nodale per risolvere una questione che si trascina da decenni, non certo da quando sono responsabile comunale del settore”.
Insomma, le critiche di Crea respinte in toto al mittente? “Non voglio far polemiche ma i fatti sono questi in un settore, ripeto, complesso. Comunque respingo l’idea che in questo campo non si sia fatto nulla”.