Per evitare altre polemiche sugli immigrati, il segretario della Cei, la Comunità episcopale italiana, Nunzio Galantino ha rinunciato a partecipare alla commemorazione di Alcide De Gasperi a Pieve Tesino, dove avrebbe dovuto tenere un intervento. Il monsignore è stato al centro di violente polemiche con la Lega Nord sul tema dell’immigrazione, meritandosi anche la dura stoccata di Matteo Salvini, che aveva invitato i vescovi “a fare i vescovi e a non rompere”. Oggi la rinuncia, che ha suscitato una riflessione da parte del deputato viterbese Giuseppe Fioroni. Che nel partito di De Gasperi – la democrazia cristiana – si è formato politicamente e non solo.
“Il passo indietro di Monsignor Galantino rispetto alla sua partecipazione alla commemorazione di De Gasperi a Pieve Tesino va apprezzato come segno di grande saggezza – ha detto l’ex ministro – Questo però ci impone una riflessione, una democrazia matura che esprime uno stato laico deve essere in grado di decidere autonomamente, rispettando e ascoltando tutti. Non siamo una democrazia matura e un vero stato laico se ci disturba una Chiesa che esprime con forza la difesa di valori e della sacralità della vita umana. Non possiamo rischiare di dare l’idea che la nostra democrazia è talmente matura, il nostro stato talmente laico, da richiedere la ‘Chiesa del silenzio'”.