Coldiretti Viterbo, stando ai recenti fatti di cronaca nazionale, riporta l’attenzione sull’emergenza cinghiali. Quello che è successo in Sicilia nelle ultime ore, una drammatica aggressione che ha provocato anche morti umane, è la punta dell’iceberg di una emergenza provocata dal proliferare senza controllo degli animali selvatici. Bestie che distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, causano incidenti stradali per un totale stimato in quasi 100 milioni di euro di danni nel 2014, senza contare i casi in cui è stata messa in pericolo la vita delle persone, come la recente dolorosa aggressione compiuta da parte di un branco di cinghiali nelle campagne sulle colline a qualche chilometro dal centro abitato di Cefalù.
“Proprio nei giorni scorsi gli agricoltori della Coldiretti hanno lasciato le campagne per lanciare un Sos alle Istituzioni in tutta Italia per una situazione insostenibile che sta provocando l’abbandono delle aree interne da parte della popolazione, con problemi sociali, economici e ambientali” ha affermato il presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo. La situazione è grave con gruppi di cinghiali guidati da animali fino di oltre 150 chili di peso che arrivano oramai fino dentro le case. La sicurezza nelle aree rurali e periurbane – denuncia la Coldiretti – è in pericolo per il proliferare di animali selvatici come i cinghiali che stanno invadendo campi coltivati, centri abitati e strade dove rappresentano un grave pericolo per le persone e le cose. Non è più solo una questione di risarcimenti dei danni ma è diventato – precisa la Coldiretti – un fatto di sicurezza delle persone e della vita nelle campagne. Per chi opera nelle aree montane e svantaggiate è a rischio la possibilità di poter proseguire l’attività agricola ma anche di circolare sulle strade o nelle vicinanze dei centri abitati. Un pericolo che riguarda anche gli amanti dei boschi per passeggiare o raccogliere funghi. Negli ultimi dieci anni – conclude la Coldiretti – gli animali selvatici si sono quasi decuplicati e l’aumento di cinghiali e altri ungulati ha messo in allarme non solo le imprese agricole, ma anche la società e l’ambiente.
“Quello che è successo in Sicilia è stata una vicenda che ha superato ogni limite consentito”, ha dichiarato allarmato il presidente di Coldiretti Viterbo Mauro Pacifici che, da tempo, riporta l’attenzione sulla questione della fauna selvatica per trovare una soluzione. “Non si tratta più di difendere i prodotti delle nostre terre e il lavoro dei nostri produttori ma ci sono di mezzo anche questioni di ordine pubblico e di incolumità di vite umane, per questo motivo, siamo, ancora una volta, pronti a farci sentire pur di sollecitare risposte legislative concrete per arginare danni e trovare soluzioni” ha concluso il direttore di Codiretti Viterbo Ermanno Mazzetti.