Arrivo tardi, lo so, e me ne dolgo. Dopo che si sono tenute persino le seconde nozze di Beatrice Borromeo e Pierre Casiraghi, questa volta con cerimonia religiosa e in Italia. Quindi magari leggerete guardando già qualche foto rubata del secondo abito della Borromeo che, stando alle indiscrezioni, porterà la firma di Giorgio Armani. Quello indossato sabato scorso, invece, era un Valentino Haute Couture. E a svelare la prima foto dei neo sposini, affacciati dal balcone di Palazzo Grimaldi, è stata proprio la Maison su Instagram, specificando che l’abito è stato disegnato dai direttori creativi, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, appositamente per il suo matrimonio.
Rivisitato su misura per lei, sì, ma parte del look book della collezione primavera-estate. Mi piace. Royal bride ma in fondo in fondo una sposa “normale”, che non ha preteso l’esclusività. Lungo, realizzato con chiffon di seta rosa pallido e dettagli di pizzo dorati sulle spalle. A me è sembrato bellissimo. L’hanno definito “agreste” ma non sono d’accordo. Non sono neanche tanto d’accordo con le feste a tema in realtà, nel caso specifico il mood del party era country chic. Tra i capelli, lasciati sciolti, una coroncina di fiori e in mano un bouquet di edera, spighe e fiori.
Bello, a mio gusto, ma certo, l’abito della Borromeo non passerà alla storia.
Restando in famiglia, viene spontaneo pensare alle nozze di Grace di Monaco ma con le dovute cautele. Erano altri tempi, altri stili, altri sfarzi. Creato da Helen Rose, costumista della casa di produzione Metro-Goldwyn-Meyer per le nozze dell’attrice hollywoodiana con il Principe Ranieri di Monaco nel 1956, l’abito è ancora oggi uno dei più eleganti e imitati. Con il corpetto doppiato in pizzo, il colletto alla coreana chiuso sul davanti con dei bottoncini in madreperla, la gonna a palloncino in taffetà a cui erano collegate due gonne sovrapposte. Magnifico. Si dice che Kate Middleton abbia preso ispirazione da quello di Grace Kelly per il suo abito da sposa.
Insomma, Beatrice Borromeo, sposa glamour e moderna che sarà sicuramente bellissima, anche se poco simpatica. L’ho detto, ma alla fine.