Coldiretti Viterbo riporta l’attenzione sulla questione fitofarmaci e in particolare sull’aspetto che vede le Regioni inadempienti per il rilascio dei patentini. Si sono infatti già messi in moto i diversi ministeri, quello della Salute, quello delle Politiche agricole e quello dell’Ambiente, su spinta di Coldiretti stessa: tutti hanno scritto alle Regioni affinché vengano avviati i corsi di formazione ed aggiornamento necessario per il rischio delle autorizzazioni all’acquisto ed all’impiego dei fitofarmaci (il cosiddetto patentino).
Quello che sta succedendo, ossia la mancata attuazione da parte degli enti delle disposizioni del Piano d’Azione Nazionale, relative al rinnovo ed al rilascio dei patentini, sta però creando danni alle imprese agricole che non possono procedere all’acquisto dei prodotti fitosanitari.
“E’ una situazione paradossale -. afferma il Presidente di Coldiretti Viterbo Mauro Pacifici – perché per una volta che abbiamo ricevuto la giusta attenzione dall’alto non possiamo permetterci di perderci in step burocratici che rallentano il lavoro ai nostri imprenditori”.
Coldiretti, a fronte di tale situazione, ha inviato alcuni giorni fa una lettera alle amministrazioni nazionali competenti, evidenziando che, in riferimento all’attuazione del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Pan) cui al D. Lgs. 150/2012, non risulta specificato nessun intervallo temporale tra la scadenza del patentino e la possibilità di rinnovo previo aggiornamento. Nella missiva si sottolinea che alcune Regioni e Province Autonome hanno autonomamente disciplinato tali aspetti con diverse modalità (Piemonte, Trentino Alto Adige, Sardegna, Veneto) che, nella logica della gestione di un difficilissimo periodo transitorio, vanno nelle direzioni sia del considerare prorogata la validità del patentino, sia del consentirne il rinnovo, anche se già scaduto.
Su questo punto si rileva una difformità di interpretazioni persino da parte delle amministrazioni provinciali di una stessa Regione, competenti al rilascio del certificato di abilitazione. Tale situazione, ha detto Coldiretti, pone nelle condizioni di non potere dare informazioni certe agli imprenditori agricoli sulla validità del certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo professionale dei prodotti fitosanitari e relativi obblighi formativi finalizzati al rinnovo. In alcuni casi, dove le amministrazioni competenti a livello territoriale hanno acconsentito allo svolgimento dei corsi di aggiornamento, tale incertezza mette a rischio il rinnovo dei certificati, con grave danno per le aziende agricole impegnate nel pieno della campagna di difesa fitosanitaria. Ciò, inoltre, pone il problema dell’eventuale obbligo, per gli stessi utenti, di frequenza di un ulteriore corso per il primo rilascio, con conseguente aggravio di costi, di tempo e obbligo di sostenere l’esame finale previsto per tale corso. A fronte di tale contesto, Coldiretti ha proposto che, nell’ambito di un atto di indirizzo rivolto alla Regioni da parte delle Amministrazioni competenti, sia specificato che l’operatore in possesso del patentino rilasciato ai sensi del DPR 290/2001 e già scaduto, possa richiedere il rinnovo tramite la frequenza di un corso di aggiornamento (di 12 ore), fino alla data del 26 novembre 2015; nel periodo intercorrente tra la scadenza del patentino e la frequenza del corso di aggiornamento, tali patentini possano essere considerati validi purché accompagnati da domanda di iscrizione allo specifico corso di formazione di aggiornamento. Si è anche chiesto che a tutti gli utenti che hanno già svolto i corsi di aggiornamento con le nuove modalità del D.Lgs. 150/2012, debba essere comunque concesso il rinnovo, da parte delle Amministrazioni territoriali competenti, del relativo certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari.
“Coldiretti ha pensato a tutti quei casi in cui, non avere un rinnovo immediato possa procurare svantaggi e blocchi inutili e dannosi al corso del lavoro e le ha messe nere su bianco, speriamo che le cose si risolvano in fretta”, ha spiegato il direttore di Coldiretti Viterbo Ermanno Pacifici.
I ministeri competenti, quindi, con una lettera del 20 luglio scorso, hanno invitato le Regioni, visto che la scadenza del 26 aprile 2015 non può essere prorogata, essendo stata fissata dall’Unione Europea, a tenere nella massima considerazione gli adempimenti del Piano relativi al rilascio e rinnovo dei patentini, in considerazione delle possibili ripercussioni negative sia sotto il profilo produttivo, oltre che ambientale e sanitario derivante dal mancato o incompleto rispetto degli stessi.