“Anche questa volta nelle scelte della Regione Lazio non viene inclusa Viterbo”. A Martina Minchella, consigliere comunale del Pd, la notizia che Zingaretti aveva autorizzato un pacchetto di assunzioni in diverse Asl laziali, ma non in quella di Viterbo, non è proprio scesa giù. “Assodato che la carenza di medici, infermieri, ostetriche, operatori socio-sanitari, ausiliari socio- sanitari e di tutte le altre professioni che garantiscono l’assistenza ai pazienti e l’erogazione dei servizi è sempre più acuta, tanto da domandarsi se negli ospedali sono garantiti i livelli essenziali di assistenza – attacca – mi chiedo per quale motivo la Regione Lazio ha ritenuto opportuno escludere la provincia di Viterbo dalle assunzioni di personale che eroga prestazioni infungibili”.
“Voglio però fare un ulteriore passaggio – sottolinea ancora -. Non è sufficiente assumere, è necessario espletare selezioni pubbliche, perché ancora una volta le assunzioni sono state fatte attingendo da graduatorie ormai vecchie di anni, esempio eclatante è che la Asl di Viterbo è costretta ad attingere dalla graduatoria di Civitavecchia per le assunzioni a tempo determinato, una graduatoria del 2010: considerarla datata è un eufemismo. Le selezioni pubbliche garantirebbero la stabilizzazione dei numerosi precari della Asl che da tanti anni assicurano attraverso la propria professionalità le attività sanitarie, ma cosa ancora più importante consentirebbero ai numerosi professionisti della sanità, oggi disoccupati, la speranza di un lavoro e la possibilità di essere inseriti in una graduatoria che potrebbe essere utilizzata per le assunzioni a tempo determinato per le sostituzioni delle maternità e delle lunghe malattie”.
Ed ecco la proposta conclusiva: “Credo che le esigenze della popolazione della Tuscia, tra le quali c’è sicuramente la necessità di un’ assistenza sanitaria di qualità, che può essere erogata soltanto attraverso un numero congruo di professionisti che lavorano presso le strutture sanitarie viterbesi, debbano essere priorità dell’azione politico – amministrativa, per questo chiedo al sindaco Leonardo Michelini di convocare al più presto un tavolo con le parti sociali e i consiglieri regionali che rappresentano la Tuscia in Regione Lazio, per discutere della sanità pubblica e privata, inserendo all’ordine del giorno anche il tema delle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa), strutture che svolgono un importante ruolo nel sistema del welfare regionale”.