Dopo la conclusione del’edizione 2015 del Tuscia in Jazz European Award, il premio internazionale per gruppi emergenti, con la vittoria del Sara Decker Group(al secondo posto il Zadeno Trio, al terzo Jimbo Tribe), e con il sassofonista Claudio Jr De Rosa designato miglior giovane talento, il Tuscia in Jazz Festival prosegue stasera, con un doppio appuntamento con il grande jazz.
Si parte alle 21,30 con il duo composto da Elisabetta Antonini e Marcella Carboni, a cui si unisce la tromba di Aldo Bassi; a seguire un quartetto speciale, formato da Peter Bernstein, Rosario Giuliani, Luca Fattorini e Marco Valeri, in pratica, in entrambe le formazioni, i prestigiosi docenti delle affollate summermaster class del festival per una sera tornano alla loro occupazione principale, che li vede impegnati da anni sul palco, a deliziare il pubblico.
Alle 21,30 vanno in scena un’arpa, una tromba e una voce, rispettivamente con Marcella Carboni, Aldo Bassi e Elisabetta Antonini: un gioco di sfumature e rimandi che abbraccia il jazz e la canzone, le sonorità classiche e l’improvvisazione. E’ l’album “Nuance”, che brilla per i suoi chiaroscuri timbrici. Quelle “flessibili e leggere gravità”, come canta la voce in Cerco il mare, da cui traspare l’intenzione di restare in equilibrio fra la delicatezza di un sound carezzevole e la complessità di composizioni ricercate. Nella tavolozza di “Nuance” il colore di fondo è dato dai percorsi paralleli delle due artiste, culminati con due lavori discografici pubblicati recentemente: il disco solistico “Trame” (BlueSerge) per Marcella Carboni e l’album “Un Minuto Dopo” (Dodicilune) per Elisabetta Antonini, caratterizzato dall’esplorazione di un jazz dal sapore cameristico e dalla voglia di mettere in luce alcune perle del jazz italiano contemporaneo, ridisegnandone i contorni.
A seguire, tocca a Peter Bernstein, Rosario Giuliani e Roberto Gatto. Peter Bernstein, virtuoso della chitarra, fa parte di quel circolo di musicisti newyorkesi che a partire dagli inizi degli anni ‘90 hanno dato una svolta e un nuovo corso al linguaggio jazzistico. Interagendo per anni in stretta collaborazione con musicisti del calibro di Brad Mehldau, Kurt Rosenwinkel, Mark Turner, Jorge Rossy, Brian Blade, Peter Bernstein nel 1989 ha formato un trio ancora attivo, insieme al pianista-organista Larry Goldings e il batterista Bill Stewart, che ha rappresentato un’icona mondiale per un folto numero di musicisti e appassionati.
Rosario Giuliani, complici il talento con cui tratta il suo sax, una profonda passione per la musica tutta, ed una grande tecnica, è da anni alla ribalta della scena europea ed internazionale, facendo parlare la critica di lui come di una vera e propria rivelazione. I toni entusiastici e trionfali usati dalla stampa per definire le caratteristiche di Giuliani derivano proprio dalle peculiarità del suono che sa produrre, allacciandosi con naturalezza a grandi sassofonisti come Julian “Cannonball” Adderley, Art Pepper e John Coltrane. La sua carriera artistica, oltre a contare collaborazione coi più grandi contemporanei jazz italiani e stranieri e la partecipazione ai più prestigiosi festival, annovera esperienze, eterogenee ma sempre di elevato spessore. Diretto da maestri di fama internazionale come Ennio Morricone, Luis Bacalov, Armando Trovaioli, Gianni Ferrio, Nicola Piovani, Ritz Ortolani, ha partecipato a numerose incisioni per colonne sonore cinematografiche.
L’ingresso al concerto è libero. E partecipando è possibile firmare per la campagna promossa da Regione Lazio, Progetto Abc e Comune di Bagnoregio, per il riconoscimento di Civita come patrimonio dell’Unesco.