Nonostante nel 2014 il valore della produzione ortofrutticola regionale abbia superato i 900 milioni di euro, continuano a spuntare qua e là botteghe “tutto a 99 centesimi”, con prodotti (mostri, a dire il vero) provenienti chissà da dove e pompati chissà di cosa. Ora, tutto questo nel Lazio, ok. Ma identico discorso si può serenamente fare pure per Viterbo. La Tuscia infatti, quella agricola, basa una buona fetta della propria economia su tale settore. Che, per logica e per prassi, è in crisi e per giunta in ottima compagnia.
Di questo e di molto altro si parlerà stamani (ore 10) ad Expo. A Milano saranno presenti i vertici locali e nazionali di Coldiretti. Tutti uniti per celebrare la “giornata dell’ortofrutta italiana”. Un’iniziativa dedicata all’italico primato nella produzione di frutta e verdura. Coldiretti farà il punto sui consumi in questa anomala estate, ma anche sulle speculazioni in atto a danno degli agricoltori e dei consumatori e sulle soluzioni per combatterle.
Il programma è fitto e variegato. Si parte dalle doverose degustazioni a chilometro zero, ai dettagli sul giusto grado di maturazione, per passare ai laboratori del gusto, dove tutor insegneranno ai curiosi come fare la spesa. Come distinguere roba buona da sóle autentiche. E come conservare ben bene i nettari acquistati.
Spazio anche ai bambini. Con acconti teorici e poi esempi pratici sulle “merende di una volta”.
Parallelamente, è la cornice che lo impone, lo stesso tema verrà trattato dal punto di vista artistico. Con intagliatori che realizzeranno su due piedi autentiche sculture.
“L’ortofrutta è un vanto non solo dell’intero Made in Italy – chiude il presidente Coldiretti di Viterbo, Mauro Pacifici – ma anche della Tuscia. Siamo qui per sostenere, diffondere e valorizzare al massimo l’importanza di tutti quei prodotti che contano sulla salute dei nostri territori”.