15112024Headline:

Quelli che fanno le cose seriamente

Riflessioni e considerazioni di varia umanità sorseggiando il caffè della domenica

savino nicolaC’è un sogno che una nutrita pattuglia di viterbesi va coltivando da tempo: ottenere il titolo per il capoluogo di capitale europea del volontariato. Un sogno cullato da tempo e che adesso comincia a concretizzarsi. Conoscendo la serietà e l’impegno che questi valorosi e silenziosi operatori mettono in tutte le tante cose che fanno, non c’è dubbio che faranno le cose per bene. Nessuno si nasconde le difficoltà che una simile impresa comporta: tanto per dire, di fronte ci saranno come avversari Londra e Amsterdam. Il che equivale a dire che ci si va a scontrare con autentiche metropoli che possono far valere anche un peso specifico internazionale che Viterbo può solo immaginare. Eppure, la partita va giocata. Con umiltà e responsabilità, ma sapendo che in campo si gettano anni di sacrifici e di risultati eccellenti.

Certo, i pessimisti ricordano e sottolineano che in passato il titolo è stato sempre conquistato da città molto grandi e famose (vale la pena ricordare gli esempi di Barcellona e Lisbona, come vale la pena ricordare che Napoli alla fine dell’anno scorso non ce l’ha fatta), ma non bisogna demordere. La gara è dura e nella volata finale pesano, soprattutto nei consessi europei, altri fattori. Il che significa che non bastano la qualità del progetto e il lavoro svolto per vincere: bisogna che dietro la candidatura vengano azionate leve di altro genere. Bisogna cioè fare lobby e qui la Regione Lazio e il governo possono giocare un ruolo importante, se non decisivo. Sinergie, sforzi congiunti,  finanziamenti: ecco la partita decisiva.

Su un fatto comunque si può stare certi: quelli del volontariato viterbese sono abituati ad agire e a muoversi con passione, entusiasmo e capacità. Nessun passo più lungo della gamba, ma la consapevolezza che ci si va scontrare con giganti veri e propri. E non è detto che la cosa sia destinata ad esiti necessariamente negativi. Ogni tanto, il piccolo Davide riesce a fare lo sgambetto al gigante Golia. In bocca al lupo, ragazzi, di cuore.

La settimana viterbese si chiude con le solite notizie poco piacevoli (e tutt’altro che interessanti) sul fronte politico in continua fibrillazione. Sergio Insogna e Chicco Moltoni lasciano ufficialmente Oltre le mura con il quale erano stati eletti e riparano nel gruppo misto. Oddio, lo si era capito, ma adesso c’è l’imprimatur ufficiale. Faranno opposizione? Può darsi, di certo saranno una continua spina nel fianco della maggioranza, i cui numeri cominciano pericolosamente ad assottigliarsi. Per evitare passi falsi il centrosinistra dovrà manifestare necessaria massima coesione soprattutto in sede di approvazione di bilancio. Che – come Viterbopost aveva scritto diversi mesi fa: piccola autocelebrazione) sarà “lacrime e sangue”.

Intanto, va segnalata e lodata l’iniziativa di “quattro matti” che stipulano una convenzione per rilevare il campo sportivo di San Martino al Cimino, ridotto ad un pascolo per ovini. Al di là delle battute, quelli di Tusciarugby sono persone serie e motivate: sarà dura anche per loro, ma faranno sicuramente bene. Non è solo una speranza: è una certezza.

Buona domenica.

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