Treni cancellati, ritardi che si accumulano e tanti, tantissimi disagi. Una litania che conoscono molto bene i pendolari e i passeggeri che usufruiscono della ferrovia Roma – Viterbo. E anche ieri è andata in scena una storia che si ripete e ogni volta lascia tanto amaro in bocca insieme a quel senso di impotenza e rassegnazione che pervade chiunque si trovi a vivere una simile esperienza. E i disagi (gli ennesimi…) si sono manifestati proprio nel giorno in cui il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha inaugurato il diciassettesino (su ventisei complessivi) Vivalto alla stazione di Ladispoli. Quei treni che dovrebbero migliorare il trasporto su rotaia nella regione. Analoga celebrazione era avvenuta qualche mese fa per il Vivalto viterbese. Il cui ingresso in servizio va sicuramente salutato con piacere, ma se la linea resta a binario unico per larghissimi tratti e se il numero delle fermate rimane infinito, anche il Frecciarossa o Italo impiegherebbero un tempo lunghissimo per percorrere quella ottantina di chilometri.
Puntuali, invece, sono arrivati i commenti degli esponenti dell’opposizione al consiglio regionale del Lazio. Nel mirino della minoranza il governatore Nicola Zingaretti che “continua a non risolvere i problemi del trasporto pubblico locale” attaccano Daniele Sabatini, capogruppo alla Pisana del Nuovo Centrodestra, e Antonello Aurigemma (omologo di Forza Italia).
Per Sabatini i Vivalto sono solo uno specchietto per le allodole: “Quando finirà la rendita dei Vivalto con cui Zingaretti tira a campare? – sottolinea l’esponente Ncd -. A fronte dell’ennesimo convoglio presentato in pompa magna, la linea Roma-Viterbo ha vissuto la sua quotidiana odissea con corse cancellate e pendolari costretti a viaggi infernali per potersi spostare. Una volta che le consegne dei treni Vivalto saranno terminate, mi auguro che Zingaretti comincerà ad affrontare anche i problemi urgenti del trasporto pubblico locale del Lazio”.
Aurigemma ritiene che quella di ieri sia solo stata l’ennesima “dimostrazione di superficialità dell’amministrazione guidata da Zingaretti. Per il presidente basta un Vivalto, peraltro acquistato con fondi delle precedenti giunte, per risolvere il problema dei trasporti – sottolinea il capogruppo azzurro -. Zingaretti, con il braccio destro inaugura un Vivalto, e con l’altro sta portando la situazione sempre più al collasso, con scelte scriteriate. Noi lo invitiamo a vivere per un giorno a contatto con i pendolari, percorrendo il loro stesso tragitto. Solo in quel modo si renderà conto del fallimento delle sue politiche anche su questo settore”.
A fornire una possibile soluzione all’annosa problematica è Sinistra e libertà che propone il raddoppio della ferrovia Roma – Viterbo FR3. Sostanzialmente il problema non riguarda la zona metropolitana, quanto quella a nord della Capitale. Sel chiederà con un’interrogazione regionale e parlamentare di perseguire la realizzazione dell’opera: “L’obiettivo di tale realizzazione – argomenta Sel – è incrementare la quota degli spostamenti passeggeri sulla rete ferroviaria e di conseguire un riequilibrio modale per ridurre la congestione ed assicurare uno sviluppo sostenibile del territorio attraverso il miglioramento del tempo di viaggio, la qualità del servizio e l’accessibilità alle infrastrutture ferroviarie. Tale linea ferroviaria costituisce un elemento strategico di sviluppo della rete dei trasporti metropolitana e regionale. L’attuale configurazione però, penalizza il servizio da Cesano verso Nord, comprimendo in tal modo le potenzialità di sviluppo in termini prima di tutto turistici, ma più generalmente economici, di vaste aree della Tuscia viterbese”.