Ferzan Ozpetek ha un sorriso contagioso, di quelli sinceri. Appena arrivato da Roma mi saluta come si fa tra vecchi amici. Si guarda intorno curioso di scoprire una città che non conosce, ma che alla fine del suo spettacolo avrà già imparato ad amare.
E’ lui l’ospite più atteso dell’ultimo giorno del Caffeina Festival. A piazza San Lorenzo presenta “Sei la mia vita” un libro autobiografico dove ripercorre la sua storia, dagli inizi della carriera fino ad oggi e la racconta alla persona che ama con parole cariche di emozioni, che rievocano la sua Roma e tutti i personaggi che popolano i suoi film. Un racconto lieve che cattura la tantissima gente arrivata per ascoltarlo. Ad un certo punto mi dice: “Dantes, questa piazza è meravigliosa, il luogo giusto per parlare della forza dell’amore, di ogni genere d’amore”. Faccio di sì con la testa, mentre un applauso fragoroso lo avvolge con calore. Mi saluta con la mano sorridendomi, mentre sale sul palco. Ciao Ferzan, e grazie per le emozioni.
Mi incammino verso piazza del Comune, con pensieri dolci e melanconici. Qui incontro Marco Missiroli, l’autore di “Atti osceni in luogo privato”. Il viaggio di un adolescente alla scoperta di se, del sesso, dell’amore della gelosia e del dolore. Una storia da leggere e rileggere. Missiroli scrive con il dono della grazia. Un altro incontro che il vostro Dantes non dimenticherà facilmente.
Il sipario cala sul Caffeina Festival, quando la sera è diventata già notte adulta. Sono stati dieci giorni entusiasmanti, fatti di incontri emozionanti, curiosi e inaspettati. Le strade e i vicoli di Viterbo hanno fatto da teatro agli ospiti che hanno raccontato le loro storie e fatto compagnia all’umanità varia che strusciava queste antiche mura. I volontari di Caffeina Festival, il motore di questa kermesse culturale, si abbracciano felici consapevoli di aver fatto una grande impresa. Chissà se l’anno prossimo Caffeina ci sarà. Sarebbe un peccato se questo Festival morisse qui. Per la Cultura innanzitutto e per quelli come noi che non vogliono arrendersi all’ignoranza dilagante.
Il vostro Dantes vi saluta e vi ringrazia. Spero di incontrarvi presto qui su Viterbopost.
Buona Vita a tutti.
Il Vostro
M. Dantes
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