15112024Headline:

“Ma quanto è caro il caffè della Ciambella”

Opposizione compatta contro gli aumenti in vista del bilancio

Vittorio Galati e Gianmaria Santucci

Vittorio Galati e Gianmaria Santucci

Ma che caffè usa l’assessore Ciambella? Tempo fa tranquillizzò tutti, cittadini in primis, che gli aumenti che sarebbero stati applicati sulle imposte comunali non avrebbero superato il costo di un caffè. I dati relativi al prossimo bilancio dicono invece cose completamente diverse: infatti l’amministrazione Michelini ha stabilito di portare la Tasi al massimo, ossia al 2,5%; aliquota massima prevista anche per l’Irpef portata allo 0,8%, mentre sull’Imu è previsto un aumento che toccherà il 15%.

Calcolatrice alla mano si tratta di un gettito totale previsto di ulteriori 4 milioni di euro, soldi che verranno tolti ancora una volta dalle tasche dei cittadini viterbesi, che non si deve dimenticarlo, ma sono alle prese anche con le imposte richieste dal Governo centrale. Ma anche gli altri aumenti praticati dal Comune di Viterbo suoi buoni pasto mensa aumentati di quasi il doppio: per un Isee medio di 25mila euro, infatti, si passerà dai 3 euro per il primo figlio, 2.56 per il secondo è gratuito dal terzo in poi, a 5 euro per il primo e 4.50 per gli altri. Ma ad essere ritoccate sono state anche l’imposta dei servizi cimiteriali. Come dire, che l’assessora Ciambella non ha voluto fare torto a nessuno quanto a vivi a morti e bambini.

Il capogruppo di Forza Italia Claudio Ubertini

Il capogruppo di Forza Italia Claudio Ubertini

“L’assessora Ciambella – spiega il capogruppo di Forza Italia, Claudio Ubertini – come al solito dice una cosa poi la smentisce con i fatti, continua a raccontare favole, ma nella realtà dei fatti sta spolpando i cittadini viterbesi applicando sulle loro tasche altri 4 milioni di tasse”. “È inaccettabile – continua, la consigliera di Viterbo 2020 Chiara Frontini – che la giunta Michelini aumenti le tasse al massimo  possibile senza che ci sia stata la volontà di ridursi il proprio compenso, neanche del 30%. Non solo: a oggi non è arrivato al Comune nemmeno un euro dall’Europa e la giunta, sollecitata su un recente bando regionale per il sociale, ha ammesso in consiglio di non avere il personale per presentare progetti. Aumentano le tasse per mantenere i servizi: quali, viene da chiedersi, visto che le strade erano e sono rimaste un colabrodo, chiude la ludoteca, mancano i sussidi per le famiglie e molto altro ancora. E quel che è peggio, manca totalmente un’idea di sviluppo della città.

“Questa doveva essere l’ amministrazione del fare – aggiunge il capogruppo di Fratelli d’Italia, Luigi Buzzi – avevano promesso tante cose in campagna elettorale per poi non fare nulla, se non aumentare in maniera esponenziale le tasse. Almeno servissero per dare servizi, per aggiustare le strade, per l’ attività culturale o il rinnovamento e invece di tutto ciò non si è visto. L’operato è chiaro: vengono tartassati i cittadini senza dare loro alcun beneficio”. Per il capogruppo di FondAzione Gianmaria Santucci, invece “è chiaro come questa sia una amministrazione degli aumenti della tasse, senza cercare alcun tipo di risparmio, come avvenuto, d’altronde, nello scorso bilancio”. Duro anche Vittorio Galati del Gruppo Misto: “Invece di andare a tagliare i tanti sprechi che ci sono e continueranno a esserci – chiude – proseguono con la scellerata politica di aumento delle tasse”.

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