Giornata viterbese oggi per il ministro dei Beni artistici e culturali e del Turismo. Stamani, alle ore 9, Dario Franceschini sarà al museo archeologico nazionale di Tarquinia per inaugurare la sala dei Cavalli Alati, gioiello prezioso e celebre dell’arte etrusca, ancora oggi simbolo indiscusso della città.
E in questo richiamo suggestivo tra passato e presente, i Cavalli Alati saranno esposti in un nuovo allestimento che li riporta alle origini, nella sala che li accolse dopo il ritrovamento e che ora è nuovamente pronta a celebrarne la bellezza.
I due nobili animali sono raffigurati ad altorilievo su una lastra in terracotta, risalente al IV secolo a.C., quando ornava il più grande e monumentale dei templi di Tarquinia. Rinvenuti dall’archeologo Pietro Romanelli nel 1938 nel santuario dell’Ara della Regina, sulla Civita, i Cavalli Alati sono da allora il simbolo raffinato della città di Tarquinia, oltre che l’opera più significativa dell’intera collezione esposta nel museo.
Il nuovo allestimento, ideato dalla Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale, è stato realizzato grazie al sostegno della Fondazione Etruria Mater, supportata da Enel ed è un esempio illuminante di quanto la collaborazione tra pubblico e privato possa essere preziosa ed efficace per la valorizzazione e la promozione del nostro patrimonio culturale.
Alle 10.30, invece, Franceschini sarà a Viterbo, nella sala Regia di palazzo dei Priori, per un evento del calendario di Caffeina. Sarà intervistato da Giorgio Renzetti sui temi e le sfide culturali che attendono l’Italia, e magari sarà anche l’occasione per chiedere al ministro delucidazioni in merito alla bocciatura della candidatura del capoluogo viterbese a capitale italiana della cultura per il 2016 o 2017. Viterbo infatti non è entrata nella lista delle dieci finaliste, una notizia che in settimana ha scosso non poco la piazza. A proposito, sono state rese pubbliche le motivazioni ufficiali di questa decisione. Per gli esperti della commissione esterna del Mibact, il progetto viterbese “non raggiunge un grado sufficiente ed autonomo di riconoscibilità rispetto agli elementi richiesti dal bando”. Se lo dicono gli esperti…