15112024Headline:

Er Viperetta? Verrà al prossimo libro…

Ferrero ha dato buca a Caffeina. In compenso c'erano Erri De Luca, Buttafuoco e Franco Di Mare

Erri De Luca a piazza San Lorenzo

Erri De Luca a piazza San Lorenzo

L’altra sera il Viperetta, al secolo Massimo Ferrero presidente della Sampdoria, ha mancato l’appuntamento con Caffeina Festival. Sconcerto e dispiacere per i fan di questo curioso personaggio, che deve la sua fama all’irresistibile imitazione di Crozza. Il Viperetta è diventato così un personaggio cult tanto da scrivere un libro “ Una vita al Massimo (ed è il minimo che posso dirvi)”. E già il titolo dice tutto. Sarà sicuramente per la prossima volta, sono sicuro che scriverà altri libri.

Mentre sorseggiavo un caffè a piazza del Comune, da via Cavour scendeva con passo ciondolante, Erri De Luca. Con il viso scavato dal tempo, uno sguardo generoso e un’altezza allampanata, presenta a Viterbo “La parola contraria”, pamphlet sulla libertà di parola. Lo scrittore parte dal caso giudiziario che lo riguarda per le dichiarazioni  a favore della lotta NoTav in Valsusa, per le quali è chiamato a rispondere di istigazione al sabotaggio. Erri De Luca difende la libertà di dire parole contrarie al comune sentire, senza per questo essere perseguiti dalla legge. Anche perché, molte volte, ribellarsi è giusto.

Finita la fase rivoluzionaria, il vostro Dantes va baldanzoso incontro a Pierangelo Buttafuoco e Mario Incudine che presentano “Parole e musiche di un dolore pazzo d’amore”.  Con il modo dei cantastorie, voce narrante e musica, accompagnati dall’Orchestra popolare siciliana, raccontano storie plasmate dalla memoria popolare. Nasce un caleidoscopio di personaggi e paesaggi emozionanti. Bravi, bene, bis.

Dopo aver salutato, con tanto di stordimento estetico, la bravissima attrice Annalisa Canfora, vedo apparecchiato ad un tavolo, Franco Di Mare. Giornalista, inviato di guerra e conduttore della celeberrima trasmissione Uno mattina, Di Mare presenta il suo libro “Il caffè dei miracoli”. La storia è ambientata in un paesino immaginario della meravigliosa costiera amalfitana, nel quale  i personaggi, dovranno confrontarsi con luoghi comuni, opportunismi e fatti inspiegabili. Una storia italiana, insomma. Tanti gli applausi alla fine. Anche questa sera tante persone ad affollare le vie del Festival, e soprattutto, i luoghi dove si presentavano i libri.

E questo riempie il cuore del vostro modesto narratore che, da inguaribile romantico, è convinto che leggere rende liberi. Che la Cultura ci presta le parole per dire di no a tutti quelli che vorrebbero sentirsi dire solo e sempre sì…Quindi calcinculo alla maggioranza.

Ciao caffeinomani a domani.

Il vostro

M. Dantes

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