D’in sulla vetta della torre antica, pianta solitaria alla città. Pianta di fico, ad occhio, selvatica di quel selvatico che però si può sempre estirpare, a patto che lo si voglia.
Piazza Fontana Grande, oggi. Sulla facciata dell’ex tribunale, lassù in alto, ecco una macchia di verde. Che sia una sperimentazione dei famosi “boschi verticali”, che vanno tanto di moda a Milano, tra esperimenti di archistar (Tito Boeri ci ha fatto un grattacielo) e padiglioni di Expo? Mannò, qui il verticale ci sarebbe pure, manca il bosco, perché parliamo di una sola pianta, e si sa, per fare un bosco ci vuole più di un albero. E allora, cosa sarà mai? Una soluzione ardita per proiettare una bella ombra sulla piazza dal sole baciata? Non si sa a cosa possa servire, visto che la piazza è vuota e trista, e pure il progetto di riempirla di tavolini dei caffè della zona si è persa nelle pieghe della burocrazia cittadina. Sarà una riserva di cibo nascosta in quota: pizza e fichi, prosciutto e fichi, piatti estivi e rinfrescanti, l’anno prossimo proviamo col melone. Uhm.
Meglio chiedere agli indigeni: “Ah, quello? E’ un fico selvatico che ogni anno cresce in estate, diventa pure bello grosso, poi per Santa Rosa si ricordano e lo tagliano, almeno in passato”. Aspettiamo fiduciosi, insomma. Senza dimenticare che questo palazzo storico (che tra l’altro ha ospitato anche processi famosi, da quello per la strage di Portella della Ginestra a quello ai terroristi di Prima Linea per l’omicidio di Cuzzoli e Cortellessa) dovrebbe essere al centro di un progetto di rilancio da parte dell’amministrazione comunale. Che qui ha già fissato il quartier generale del festival del volontariato e che in un futuro indefinito vorrebbe trasferire alcuni uffici da Palazzo dei priori, per liberare i portici, insieme ad alcuni spazi per l’università.
Chissà se per allora il fico sarà stato tagliato, o magari sarà cresciuto ancora verso il cielo, come quella famosa pianta di fagioli magici. Nel rischio, sarebbe meglio chiedere un intervento dell’assessore. L’assessore al ramo, ovviamente.