Come lacrime nella pioggia, quei palloni che schizzano in cielo, inutile contraerea contro i fulmini che venivano giù. La Viterbese esce dai playoff, a due partite dal traguardo, sconfitta soltanto ai calci di rigore dal Taranto (3-5 il risultato finale). Dopo i tempi regolamentari era finita 1-1, con i gialloblu in vantaggio con un gol da fuori di Giannone (l’uomo migliore, e quello più decisivo di questi playoff). Sempre nella prima frazione, Assenzio, Pero Nullo e Saraniti sciupano qualche buona occasione, mentre Zonfrilli respinge gli attacchi ionici. Nella ripresa, il Taranto spinge, la Viterbese spera di centrare il contropiede giusto – come accaduto con Olbia e Poggibonsi – e invece no. Insisti, che dio d’assiste: e infatti quando la resistenza sembrava andare in porto, ecco il colpo di testa di Pambianchi dopo una punizione defilata. E’ il crollo gialloblu, specie psicologico, e l’iniezione di fiducia dei ragazzi di Cazzarò. Che si vede ai rigori: rossoblu impeccabili e rilassati, viterbesi approssimativi, e lo dimostrano i tiri alti di Dalmazzi (perché farglielo tirare proprio a lui? Boh) e poi di Neglia. E i rigori alti sono rigori sbagliati, neanche parati. Il Taranto va in semifinale, la Viterbese va in vacanza. E anche se per il ripescaggio siamo tutti in ballo: resta solo da vedere chi ha davvero voglia di ballare.
VITERBESE – TARANTO 3-5 d.c.r
Viterbese (4-3-3): Zonfrilli; Perocchi (19st Costalunga), Scarala, Dalmazzi, Pacciardi; Assenzio, Nuvoli, Giannone; Neglia, Saraniti, Pero Nullo (24 st Oggiano). A disposizione: Fadda, Varricchio, Tuniz, Pippi, Faenzi, Morini, Fanasca. Allenatore: Orlandi (Gregori squalificato)
Taranto (3-4-3): Mirarco; Ibojo, Pambianchi, Prosperi (27st Colantoni); Cicerelli, Ciarcià, Vaccaro (1st Giglio), Porcino; Mignogna (15st D’Avanzo), Genchi, Gabrielloni. A disposizione: Borra, La Gioia, Russo, Bottiglione, Merico, Gaeta. Allenatore: Cazzarò
Arbitro: Zingarelli di Siena (Salvatori – Drissi Abou)
Marcatori: 41pt Giannone, 37st Pambianchi
Note. Risultato al 90′: 1-1. Sequenza dei rigori: Ibojo gol (T), Giannone gol (V), Ciarcià gol (T), Oggiano gol (V), Giglio gol (T), Dalmazzi alto (V), Gabrielloni gol (T), Neglia alto (V).
Ammoniti: Oggiano (V), Ciarcià e Pambianchi (T) Angoli: 5-8. Recupero: 2pt – 5st.Spettatori tremila circa
LE PAGELLE
Zonfrilli 6 La camicetta gialla alla Buffon gli ispira qualche miracolo, d’accordo, ma tutto il resto è boia. Sul gol di Pambianchi è piazzato male, anche se il tipo stacca benissimo e solissimo. E poi, qualche rigoruccio lo vogliamo parare, oppure a Trigoria non facevano lezioni sul tema? Facci sapere.
Perocchi 7 Garibaldino più di Bixio, scende e crossa, anche se non sempre in modo impeccabile. Poi si scrocia contro la panchina del quarto uomo (che non c’è) e deve alzare anzitempo bandiera bianca, camicia rossa e pantalon turchini. Peccato. (dal 19st Costalunga s.v. Non era certo questo pischello a dover ringalluzzire i gialloblu depressi a fine ripresa).
Scardala 6.5 Non perde la trebisonda perché ha esperienza. Ma poi, sulla capocciata di Pambianchi, chi doveva presidiare il cuore dell’area?
Dalmazzi 5 Sbaglia quel-rigore-che-vale-una-stagione. Basta così.
Pacciardi 7 Chiude bene, l’affanno semmai è quando azzarda sortite in attacco. Raramente, a dire la verità.
Assenzio 6.5 Va bene che dopo dieci minuti si mangia quel cioccolatino che gli aveva spedito con tanto affetto il Pero, però mica è sempre domenica. E al netto di quel pallone sparato in bocca al portiere, la Fata Verde regala una prova stile Ikea. Utile, facile da costruire, resistente: Pero Nullo gli offre un tiro, lui non fuma (35st Faenzi s.v. Minipimer per il finale, ma non spezzetta nulla).
Nuvoli 6.5 Fisicamente alla frutta, perché ha condotto la pattuglia per tutto l’anno, supplisce alle carenze atletiche con la solita furbizia e un cuore grande così.
Giannone 7.5 Quel rasoterra fa esplodere lo stadio, l’onda d’urto arriva pure a Piansano, e tutti che s’abbracciano, e lui che alza le mani a cuore verso la tribuna. La classe non è acqua, Rocco nostro: è champagne.
Neglia 5 Chiacchiere e distintivo, a ‘sto punto. Gli effetti speciali funzionano fino ad un certo punto, poi subentra il fattore “hai rotto”. E dal dischetto ci facciamo prendere dalle paranoie? Maddai.
Saraniti 5 Idem come sopra, con la differenza che lui il rigore neanche lo tira, purtroppo o per fortuna.
Pero Nullo 7 Dopo il gol strappalacrime di domenica scorsa contro il Poggibonsi, il Dottore si riprende quella maglia da titolare che troppo spesso, quest’anno, gli era stata negata. E vai a capire il perché. La onora, la maglia, con una prestazione sontuosa, almeno nel primo tempo, quando è più inspirato di Lapo. Nella ripresa s’ammoscia, ma Anto’, fa caldo. (dal 24 st Oggiano 6 Segna il rigore quando in tribuna tutti scommettevano che l’avrebbe sbagliato. E’ già tanto)