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Tira e molla sulle deleghe: restituite o no?

Il sindaco: "I consiglieri non me le hanno ridate". Tofani: "Noi sì"

Maurizio Tofani, capogruppo di Oltre le mura

Maurizio Tofani, capogruppo di Oltre le mura

Magari non sarà un giallo corposo e avvincente alla Simenon, o alla Chandler. Qualcosa di più leggero, semmai, d’estivo: un Camilleri, ecco. E però questa storia delle deleghe ai consiglieri comunali a Palazzo dei priori andrebbe chiarita. Prima, un breve riepilogo per chi avesse perso il filo (nei gialli è fondamentale seguire la storia).

Nel consiglio comunale del 28 maggio scorso – quello delle dimissioni della presidente Maria Rita De Alexandris e dell’effimero annuncio da parte del sindaco della famigerata giunta “a sette” – Oltre le mura aveva annunciato la riconsegna delle deleghe dei suoi consiglieri. La stessa cosa aveva provato a fare il Partito democratico col suo capogruppo Serra, salvo poi interrompere a metà l’operazione, pare perché non tutti i rappresentanti eletti erano d’accordo. Così sembrava che le deleghe fossero tornate nella disponibilità del primo cittadino, che una volta risolta la crisi le avrebbe poi ridistribuite. A sostegno di questa tesi arrivava anche l’istituzione di un inedito assessorato “al decentramento”, cioè alle frazioni, assegnato alla neo assessora Alessandra Troncarelli, una competenza che sembrava sostituire le deleghe ai consiglieri per le frazioni del capoluogo. Invece no. Mercoledì, durante la presentazione della nuova giunta (ad otto), Michelini ha così risposto alla domanda di Viterbopost: “Riconsegnare le deleghe? Non c’è bisogno, perché nessuno me le aveva restituite”.

Non sarà una questione di capitale importanza, d’accordo, specie con le altre beghe che attraversano i corridoi del Palazzo (e degli uffici di via Garbini…) ma allora come stanno effettivamente le cose? Queste deleghe chi ce l’ha? Non è che poi, nell’atto della ridistribuzioni, si verrà a creare l’ennesima guerra per bande? “Per quanto riguarda Oltre le mura, noi le abbiamo restituite – spiega il capogruppo civico Maurizio Tofani – L’ho annunciato io stesso in quel consiglio comunale, e visto che non è necessario un atto formale, credo che quella dichiarazione valga”. Per il sindaco evidentemente no: “Deciderà lui, come è nelle sue facoltà, o da solo o di concerto con la giunta se e quando ridistribuirle e se assegnarle alle stesse persone o meno – dice Tofani – Di certo noi le avevamo riconsegnate, come atto politico ma anche, per quanto riguarda alcuni consiglieri, a titolo personale”.

Insogna e Michelini

Insogna e Michelini

E’ il caso di Sergio Insogna, che già prima di tutto il caos del rimpasto, aveva scritto una lettera al sindaco rimettendo il mandato dello sport. “E’ stata una mia scelta precisa – dice il consigliere – e motivata da ragioni chiare, e spero costruttive. Avevo chiesto a Michelini che una delega importante come lo sport potesse essere finalmente data ad un assessore vero e proprio. E ci sono vari motivi: intanto, perché l’assessore ha più potere, il delegato non è né carne né pesce, una figura di mezzo. E poi perché i problemi dello sport cittadino sono tanti e vanno affrontati ad un livello superiore: non c’è solo la questione della Viterbese, ma anche quella degli impianti sportivi, a partire dal camposcuola o dal PalaMalè. Argomenti complessi, magari anche urgenti, ecco perché credo che un assessore allo Sport sia necessario, come tra l’altro succede nella maggior parte delle amministrazioni comunali d’Italia. Per quanto mi riguarda, rinuncio volentieri a presenziare alle premiazioni come delegato, se posso contribuire in un altro modo alla crescita dei movimenti sportivi cittadini”. Un gesto nobile, da parte del buon Insogna, che tra l’altro dal mondo dello sport proviene e ha militato per tanti anni.

Sulle deleghe ne sapremo di più nei prossimi consigli comunali, che saranno fissati nella conferenza dei capigruppo prevista per martedì prossimo. E nel prossimo consiglio – come aveva chiesto la minoranza, attivando la procedura d’urgenza – dovrebbe essere eletto il nuovo presidente del consiglio. I candidati al momento sono due, entrambi civici, anzi entrambi di Oltre le mura: Marco Ciorba e Paolo Simoni, entrambi fedelissimi dello stesso primo cittadino. Uno dei due sarà il terzo presidente del consiglio targato Michelini, dopo Filippo Rossi e la De Alexandris. E non siamo neanche a metà mandato.

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