Slitta la presentazione (e la conseguente approvazione) del bilancio di Talete, la società che gestisce il servizio idrico integrato nella Tuscia. Una decisione sofferta, ma maturata alla luce delle risultanze (non ancora note, ma evidentemente preoccupanti) della due diligence. In pratica, il documento approntato dalle strutture tecniche dell’azienda è risultato non compatibile con l’analisi dei conti realizzata da una società esterna e dunque è stato necessario rimetterci le mani con inevitabile slittamento dei tempi.
E così, con una comunicazione scritta, il presidente Stefano Bonori ha inviato una lettera ai comuni soci annunciando la necessità del rinvio assumendosene ogni responsabilità, anche di carattere penale. “Già – conferma – perché esiste il rischio che possa essere denunciato per non aver rispettato i tempi fissati dalle legge. Ma preferisco correre questo rischio piuttosto che presentare un bilancio incompleto, nel senso che non tiene conto di quanto certificato dalla due diligence. Sto cercando di portare avanti un’operazione – verità che permetta alla fine di avere un quadro approfondito e completo della situazione, in modo che ognuno possa fare le valutazioni del caso”.
Come detto, non è dato conoscere gli esiti dell’ormai famosa analisi della situazione contabile di Talete, ma non si è troppo lontani dalla realtà se si ipotizza una situazione piuttosto complessa. Se prima circolavano solo ipotesi sulla reale situazione debitoria, adesso ci sono numeri fissati e certificati su carta. E i numeri, come si sa, contengono una verità intrinseca non contestabile o adattabile alle necessità del momento.
La data dell’assemblea dei soci che dovrà affrontare lo spinoso argomento non è stata ancora fissata: lo sarà quando il quadro sarà completo. Non resta che aspettare.