I consiglieri comunali Vittorio Galati (gruppo misto) e Gian Maria Santucci (FondAzione)
Domande, non polemiche né tanto meno accuse. I consiglieri Gian Maria Santucci (FondAzione) e Vittorio Galati (gruppo misto) anticipano i temi del Consiglio comunale straordinario di martedì prossimo quando all’ordine del giorno ci sarà un unico punto: la monnezza. “Perché – dicono in coro – non è più tempo di tentare di scaricare sugli altri, di nascondersi dietro i presunti vincoli del contratto, di attizzare polemiche politiche che non servono a nulla. Basta: ora il sindaco e l’amministrazione devono semplicemente rispondere. Non a noi, ma ai cittadini”. Sostengono di averci provato da mesi a ricevere risposte ad una serie di interrogativi posti in ogni sede istituzionale possibile, ma di averne ricevute poche. Anzi pochissime.
I SOLDI IN PIU’ Il tema lo introduce Santucci che contesta l’afferma di Michelini: “I viterbesi non hanno pagato un centesimo in più di quanto previsto. “Falso – ribatte il leader di FondAzione – perchè nel 2013 abbiamo pagato 9 milioni e 168mila euro, mentre nel 2014 10 milioni e 260mila. Balla più di un milione di euro così suddiviso: 850mila euro per spese pregresse (acquisto di mezzi e di altri strumenti per eseguire il servizio) e 312mila per riscossioni e contenziosi. Proprio su queste somme sta indagando la magistrature. E si tratta di soldi che abbiamo già versato”.
MAGGIOR NUMERO DI UTENZE “Con l’avvio della differenziata – ricorda Santucci – il Comune avrebbe dovuto risparmiare 700mila euro. Avevamo chiesto che si cominciasse a lavorare sulle isole ecologiche che costano circa 250mila euro l’una, utilizzando proprio quei risparmi. E allora abbiamo chiesto che fine avesse fatto questa cifra. Risposta: 250mila euro li abbiamo messi da parte in vista di un contenzioso con Viterbo Ambiente che segnalava 3-4mila utenti in più. E gli altri 450mila? Sono serviti per potenziare lo spazzamento. Da segnalare che l’azienda incaricata del servizio in verità di soldi in più per le maggiore utenze ne reclamava 622mila e che il Comune era disposto anche a pagare, tanto è vero che il 15 aprile è stato incaricato un avvocato esterno per cercare di chiudere la faccenda con una transazione. Insomma, la Giunta Michelini voleva pagare e lo avrebbe anche fatto se non fosse intervenuta l’inchiesta”.
LE PROMESSE DELL’ASSESSORE SARACONI “L’allora assessore – ancora Santucci – in Consiglio comunale affermò che era allo studio la rescissione del contratto perché il servizio non era soddisfacente. Aggiunse che la faccenda sarebbe stata complicata, ma l’intenzione era di proseguire sulla strada della risoluzione. Che fine ha fatto quell’impegno? Non si sa. L’unica certezza è che l’assessore Saraconi dalla sera alla mattina si è ritrovata spostata all’Urbanistica e nemmeno lei, ancora oggi, sa il perché”.
Il sindaco Leonardo Michelini e la vice Luisa Ciambella durante l’incontro con i cittadini alla Mazzetta
IL CONTROLLORE “Era una figura prevista dal contratto – interviene Galati – ma fu subito cancellata al momento dell’insediamento dalla nuova amministrazione. Successivamente, anche su nostre sollecitazioni, l’allora assessore Saraconi ripresentò il bando che fu regolarmente affisso all’albo pretorio. Eravamo a luglio dell’anno scorso. Poi è arrivato Vannini e quel bando è stato misteriosamente ritirato. Chissà perché…”.
COMMISSIONE SPECIALE “L’assessore Vannini – spiega Santucci – annunciò che si sarebbe fatta e che sarebbe stata la stessa giunta a proporne l’istituzione attraverso la presentazione di un ordine del giorno in Consiglio. Bene, andiamo in conferenza dei capigruppo e di fronte alla nostra richiesta ci rispondono di no. Si farà una commissione solo sull’illuminazione pubblica. Perché? C’è qualcosa da nascondere?”. “Non vogliamo interferire – aggiunge Galati – in alcun modo con l’attività della magistratura. Il lavoro non avrebbe in alcun modo intralciato l’azione degli inquirenti, ma si sarebbe trattato solo di un’indagine interna per vedere se e perché qualcosa non aveva funzionato. Niente da fare”.
VARIE ED EVENTUALI “Ho ripetutamente chiesto – ancora Galati – se rispondeva al vero la voce che Viterbo Ambiente aveva fatto dei subappalti. Anche qui il nulla e quella che era una voce è rimasta tale. Salvo le accuse nei miei confronti di Vannini. Risponda piuttosto”. “Il sindaco – sottolinea Santucci – si è nominato un consulente personale per il bilancio. Magari avrebbe potuto nominarne uno che tutelasse l’intero consiglio comunale, visto che tra una ventina di giorni ci ritroveremo con gli stessi problemi di un anno fa e che il documento contabile è stato messo a punto da un dirigente che attualmente risulta indagato. E i consiglieri che devono votare come si tuteleranno?”. “Alla mia ennesima richiesta di accesso ai documenti – incalza Galati – hanno risposto che sono stati tutti sequestrati. Ma vi sembra possibile e credibile che di atti così importanti esista un’unica copia ora in mano alla magistratura?”.
La conclusione è molto semplice e la tira Santucci: “Il sindaco smetta di accusare e di non dare risposte. Si prepari per tempo per il Consiglio di martedì perché se pensa di venire a ripetere in aula il discorsetto che ha fatto in tre parrocchie, si sbaglia di grosso. Perdiamo tempo e non risolviamo il problema. E soprattutto si corre il serio rischio di trasformare un’occasione di informazione per tutti i cittadini in una bolgia”. Con un’ulteriore postilla: “Ci aspettiamo che nel 2015 la Tari diminuisca”. E con l’ultima domanda: “Altrimenti dove stanno i risparmi?”.
