Si apre uno spiraglio per i precari della Provincia, ormai senza lavoro da diversi mesi. Una fessura, una piccola apertura sulla quale si sta lavorando per cercare di concretizzare l’ipotesi di farli tornare in servizio. Il presidente Mauro Mazzola ci si è messo d’impegno, attraverso un’azione coordinata da tra gli uffici viterbesi e quelli regionali. “Si tratta per il momento di un impegno, più che di un fatto concreto – spiega -. Il percorso è accidentato e tutt’altro che semplice da realizzare. Abbiamo individuato una strada e adesso si sta verificando sia la compatibilità economica che quella legislativa. Nei prossimi giorni vedrò i rappresentanti dei lavoratori e comunicherò loro i passi in avanti compiuti”. Niente illusioni, però, perché si tratterà comunque di una misura temporanea: “Su questo bisogna essere chiari da subito – conferma Mazzola -. Se riusciremo a concludere positivamente la faccenda, si tratterà comunque di un contratto a tempo, al massimo sino ad ottobre prossimo. Mi rendo conto che il periodo lavorativo sarebbe eventualmente piuttosto limitato, ma le attuali normative impediscono soluzioni di maggiore durata”.
Intanto nella struttura di via Saffi, si è notevolmente assottigliato il numero dei dirigenti in servizio. Allo stato dell’arte, ce ne sono soltanto tre: Mara Ciambella (responsabile dell’ambiente), Mauro Gianlorenzo (agricoltura, caccia e pesca) e Giuliana Aquilani (bilancio e contabilità). Tra pensionamenti e trasferimenti, infatti, la pattuglia dei vari responsabili dei settori ha fatto registrare diverse defezioni. L’ultima in ordine di tempo è quella di Giancarlo Manetti, rientrato al Comune di Viterbo dove per ora gli è stato affidato ad interim il settore ambiente. Pare inoltre che stia per lasciare l’incarico anche la dottoressa Ciambella, mentre nei mesi scorsi avevano lasciato per andare in quiescenza l’avvocato Stringola e il dottor Pecorelli. C’è aria di trasferimento anche per la segretaria generale Daniela Natale. Un segno tangibile di quanto sia cambiata l’aria negli uffici di Palazzo Gentili e di come si sta concretizzando il ridimensionamento, dopo l’entrata in vigore della riforma Delrio.