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“Perché non è stato scelto il controllore?”

Marini su rifiuti e Esattorie: "L'assessore Ciambella soffre di strabismo politico"

Giulio Marini, ex sindaco e leader di Forza Italia

Giulio Marini, ex sindaco e leader di Forza Italia

“L’assessore Ciambella soffre di strabismo politico”.

Perché consigliere Giulio Marini?

“Di un frutto va mangiata la polpa e la parte amara”.

Fuor di metafora?

“Vogliamo parlare della faccenda rifiuti o di Esattorie?”.

Magari cominciamo dai rifiuti, che sono di stretta attualità.

“C’è una domanda fatta il 12 gennaio scorso e ancora senza risposta: perché è stata cancellata la figura del controllore?”.

Magari per risparmiare…

“Anche io come sindaco non avrei voluto spendere quei soldi. Ma mi convinse l’allora segretario generale, il dottor Cramarossa, un profondo conoscitore dei meccanismi dell’amministrazione”.

E come la convinse?

“Mi disse: con tutta la buona volontà, i dipendenti comunali non ce la faranno a fare i controlli e ad occuparsi anche della parte amministrativa. O ci mette una squadra di impiegati di impiegati e funzionari o non ce la farà mai: meglio una figura esterna e qualificata”.

E allora?

“Appena insediata (esattamente due anni fa: 10 giugno 2013) l’amministrazione ritirò il bando, poi lo ha ripresentato, poi non se ne è saputo più nulla. Perché?”.

E’ una faccenda così dirimente?

“Secondo me, sì. Ci sarebbe stato un controllo costante, sotto la diretta responsabilità di questa persona che se ne sarebbe assunto la responsabilità e avrebbe relazionato puntualmente sul servizio, sulle carenze, sulle eventuali sanzioni. Esattamente tutto quello che non c’è stato in questi due anni e che si riassume in due parole: mancato controllo”.

Eppure sono state irrogate sanzioni per 96mila euro…

“Lo so benissimo. La cifra ci fu comunicata (sempre nella riunione della commissione il 12 gennaio) da Vannini e Dello Vicario e si riferiva al servizio di spazzamento e ai tre mesi precedenti”.

Quindi?

“Significa semplicemente che, se si fanno i controlli, qualcosa viene. In media sono 32mila euro al mese: non mi sembra una cifra bassa. Il problema è che questa sorveglianza non è avvenuta con costanza: l’amministrazione Michelini spieghi perché invece di accusare”.

E la vicenda Esattorie?

“L’assessore Ciambella dimentica i 3 milioni e 72mila euro recuperati dal Comune (faccenda per la quale io sono il primo ad essere molto contento) sono dovuti all’azione di tutela portata avanti dalla mia amministrazione. Ma c’è altro…”.

Per esempio?

Luisa Ciambella, vice sindaco e assessore al bilancio

Luisa Ciambella, vice sindaco e assessore al bilancio

“Non si dice che la scelta di rescindere era necessaria e obbligata, di fronte alle difficoltà aziendali e alle scelte del governo Monti che, di fatto, portavano alla fine dei soggetti che facevano riscossione. Con una postilla tutt’altro che trascurabile”.

Quale, consigliere Marini?

“Il vice sindaco Luisa Ciambella non spende una parola per gli ex dipendenti di Esattorie. Per quei lavoratori, ancora oggi, non c’è nemmeno un miraggio o uno spiraglio di soluzione”.

Solita domanda: anche alla luce di quanto è successo, firmerebbe ancora quel contratto per i rifiuti?

“Quell’appalto aveva tre condizioni politiche: portare la differenziata al 60%, non spendere più di quanto si era speso fino ad allora, riassorbire i lavoratori ex Cev. Il compito di scriverlo fu affidato al Conai che si avvalse della consulenza di una cooperativa piemontese. Va dimostrato che era non conveniente per il Comune e comunque andava applicato in ogni sua parte. E ci sono due particolari da non sottovalutare”.

Il primo.

“Con l’acquisizione del ramo d’azienda, il Comune incassa in 6 anni un milione e 97mila euro. Non è un aspetto da poco”.

E il secondo?

“A quella gara parteciparono 5 aziende di tutta Italia. Nessuno dei perdenti ha presentato ricorso o fatto opposizione, come pure molto spesso accade. Può anche non significare nulla, ma evidentemente le cose erano state fatte bene. E tutti sapevano che ci sarebbe stato un controllo esterno e puntuale. Ma questo non è avvenuto”.

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