Dunque, nel giorno del grande caos, ossia quello in cui a Viterbo mezzi assessori si dimettevano, altri rinnegavano presunte cariche, alcuni addirittura si stavano armando di trombette e cappellini (cioè quando il sindaco in sede di Consiglio ha dato i nomi dei magnifici sette, la nuova squadra); si diceva, proprio in quel giorno lì, è successa una cosa fica e addirittura avveniristica.
Tra un pianto dealexandriano e un ghigno insognano, proprio Leo spalle-larghe Michelini, ha ascoltato per qualche secondo il suo consigliere Marco Ciorba. Quello della consulta del volontariato. Uno dei pochi apparati che non affonda, anzi, cresce come girasoli sul finire di primavera. I due, in un impeto di senso civico, han deciso di istituire le commissioni tematiche del volontariato. E da qui si intuisce che l’idea è di Ciorba. Anzi, di tutte le associazioni che rappresenta di dentro a Palazzo dei priori.
Ora, cosa sarebbero queste commissioni? “Le prime tre si occuperanno di disabilità – dice Marco in persona – di protezione civile e primo soccorso, di donazione di organi, tessuti, cellule staminali emopoietiche e prevenzione sanitaria. Ne verrà poi costituita una, denominata Coesione sociale, che si occuperà di povertà, immigrazione, anziani, minori, detenuti, ambiente, cultura, protezione animali”.
Ok. E questi sono i temi. Ma, tecnicamente, di cosa si tratta? “In sostanza – sempre lui – rendiamo partecipe il terzo settore della vita politica quotidiana. Alcuni suoi rappresentanti siederanno con noi. Per ascoltarci, ma soprattutto per darci consigli. Per esporre problematiche. Insomma, li rendiamo protagonisti. E mi sento di dire che non abbiamo fatto una rivoluzione, solo una cosa sensata. La possibilità di compiere tale passo è lì ferma, dagli anni novanta. Nessuno ci aveva pensato prima. Io invece la ritengo necessaria, perché la politica deve essere pronta, veloce”.
Ed era ora, verrebbe da dire. E per spiegarlo ecco un esempio pratico. “Chi meglio di un non vedente può comunicarci un’urgenza che tocca il suo mondo? – spiega ancora lui – e, meglio, così non ci saranno più finti appuntamenti, rinvii, telefonate inutili. Anche perché alle commissioni sono chiamate a partecipare maggioranza e minoranza, allo stesso identico modo”.
Bene. E a tutto ciò, seguendo la tradizione, dopo quanti milioni di altri esempi simili nel mondo ci si è arrivati? “Siamo tra i primi in Europa – chiude Ciorba – e non è una mossa per il discorso legato alla candidatura di Viterbo come capitale europea del volontariato. La gente chiede partecipazione. E con pratiche come questa viene accontentata”.
Chiusura. Oggi si metteranno nero su bianco le commissioni, all’interno dell’ex tribunale di piazza Fontana grande. Successivamente invece il tutto si porrà in linea con il “tavolo permanente Asl”. Creando così un tandem che coopererà per il bene del cittadino, una volta tanto.