Niente da fare. Sono andate deserte le riunioni della terza e quarta commissione consiliare chiamate ad eleggere ieri mattina presidente e vice presidente. E con tutta probabilità, non accadrà nulla neppure stamattina per quanto riguarda la presidenza del Consiglio comunale, sia pure per motivi differenti. E’ bene seguire l’ordine cronologico degli avvenimenti per cercare di mettere un po’ d’ordine nelle varie faccende.
Alle 10 e alle 10,30 erano convocate a Palazzo dei Priori terza e quarta commissione: all’ordine del giorno l’elezione dei rispettivi “capi” e “vice”. Sedute a vuoto perché la maggioranza compatta non si presenta e la minoranza, da sola, non ha ovviamente i numeri sufficienti per rendere valida le riunioni. La motivazione, come già anticipato da Viterbopost, è di natura tecnico-burocratica. Una nota dei capigruppo di centrosinistra spiega che “la maggioranza non vi ha preso parte in quanto il consiglio comunale non ha ancora ratificato i recenti cambiamenti riguardanti la surroga del nuovo consigliere che sostituirà l’assessore Alessandra Troncarelli, non inserito al momento in alcuna commissione. Le dimissioni del consigliere Troncarelli, infatti, e la presa d’atto delle dimissioni da presidente della commissione terza del consigliere Goffredo Taborri, non sono state ancora ratificate. Va sottolineato, inoltre, che il segretario generale ha informato personalmente i vice presidenti delle terza e quarta commissione, Santucci e Buzzi, circa l’inopportunità di riunire le stesse viste le ragioni sopra spiegate. Ricordiamo inoltre che, in caso di sedute senza presidente, il ruolo del vice presidente dovrebbe essere di tutela e garanzia”. Sbraita l’opposizione. Chiara Frontini (Viterbo 2020) tuona: “Il solito desolante teatrino”; Gianluca De Dominicis (Movimento 5 stelle) rinuncia al gettone di presenza, invitando i colleghi a fare altrettanto; Giulio Marini (Forza Italia) punta l’indice sulle divisioni nella maggioranza che invece sottolinea come “il buon senso avrebbe voluto che si fosse predisposto l’annullamento delle stesse. Ciò non è stato e entrambe le commissioni sono andate deserte per capriccio della minoranza”. Niente di nuovo sotto il sole.
Poco dopo, a mezzogiorno, si riunisce la conferenza dei capigruppo per decidere cosa fare sulla richiesta dell’opposizione di istituire una commissione di inchiesta su rifiuti, illuminazione e mense. La maggioranza fa quadrato e accetta solo che si indaghi sull’appalto in concessione della pubblica illuminazione: niente da fare per gli altri due temi perché “sono attualmente in corso – spiega sempre la solita nota – indagini, tra l’altro coperte da segreto istruttorio, e soprattutto nel rispetto del lavoro della magistratura e a tutela delle persone coinvolte”. Si farà invece un Consiglio comunale straordinario interamente dedicato alla questione rifiuti: viene fissato per martedì 30 giugno con inizio alle 9 (si fa per dire, visto che i ritardi nell’apertura dei lavori sono cronici e costanti). E lì se ne vedranno delle belle.
Stamattina, infine, dovrebbe essere il momento di eleggere il nuovo “capo” dell’assise comunale. Più che probabile uno slittamento alla seduta pomeridiana di giovedì: si affronterà la surroga della neo assessora Alessandra Troncarelli con il primo dei non eletti del Pd Massimo Cappetti e poi toccherà al lunghissimo elenco di interrogazioni, interpellanze e mozioni. E, come sempre, nonostante spesso si tratti di argomenti che interessano tutti e che non hanno alcun costo per le casse comunali, non se ne farà nulla, rimandando tutto alle future sedute…