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L’area dei pellegrini? Una via crucis

Cittadini e sponsor per riqualificare l'area sopra il fontanile. Ma la burocrazia...

Il fontanile del Roncone e l'area sovrastante come sono oggi

Il fontanile del Roncone e l’area sovrastante come sono oggi

E meno male che Viterbo sarebbe capofila del progetto di valorizzazione della via Francigena. L’accordo è stato firmato lo scorso 25 marzo a Formello, con 17 Comuni alleati per rilanciare l’antico percorso di pellegrinaggio che da Canterbury conduceva fino a Roma. E che attraversa anche la Tuscia. Peccato che firmare un protocollo sia una cosa tutto sommato facile: il brutto viene quando ci sarebbero da fare azioni le successive azioni concrete. E questo è il nostro caso.

Fontanile del Roncone, ai margini meridionali della zona della Grotticella, lungo la vecchia strada Sammartinese. Qui esiste un progetto che risale al giugno del 2012 (tre anni esatti, ma non c’è niente da festeggiare) per realizzare nell’area sovrastante l’antica fonte, un punto di sosta e di orientamento per i pellegrini. Lo hanno firmato per la parte strutturale l’ingegner Roberto Fontecedro e per quella paesaggistica dall’architetto Priscilla Mattioli. L’offerta era arrivata dalla ditta Merlani, che all’epoca stava realizzando delle costruzioni nella zona, mentre l’idea parte dalla constatazione che lungo il tracciato i pellegrini – con tanto di bastone e zaino – diretti verso Roma, e San Pietro, si sono moltiplicati negli anni. Passaggio fondamentale: l’area di sosta e di orientamento sarebbe stata a costo zero per le casse comunali, coi lavori realizzati da Merlani e l’allestimento Sopra il fontanile (con tanto di tavolo con panche, bacheca con illustrazioni e mappa, panchina, staccionata, cespugli di rose, piante di alloro e di corbezzolo, prato) coperto dalla disponibilità di alcuni sponsor privati. Tutto molto bello, tutto molto comodo per quelli che percorrono l’itinerario. Tutto concreto, forse troppo, perché quando entra in gioco la burocrazia persino le certezze vacillano, e i tempi s’allungano.

Il muro di contenimento e l'area dove dovrebbe sorgere il punto di sosta per i pellegrini

Il muro di contenimento e l’area dove dovrebbe sorgere il punto di sosta per i pellegrini

Passa un anno (da giugno 2012 a giugno 2013) per fornire agli uffici comunali tutti i documenti richiesti. Intanto, cambiano gli inquilini di Palazzo dei priori: via il centrodestra, dentro il centrosinistra, un mutamento che costringe i promotori del progetto a riprendere da capo il discorso. Arrivano altri intoppi burocratici, cavilli da geometri. L’approvazione definitiva è dell’ottobre del 2014. Sembra fatta. E invece no.

Stavolta ci si mette un privato ad ingarbugliare ulteriormente la situazione. E’ il proprietario di una zona confinante a rivendicare i diritti sull’area sovrastante il fontanile. Seguono gli accertamenti catastali che dimostrano che no, quella porzione di terreno è del demanio. Ma anche in questo caso da parte del Comune viene a mancare la necessaria convinzione nel difendere il progetto non solo in punto di diritto, ma anche come volontà politica. Mancanza che si ripete di recente, quando una piccola frana a monte del fontanile, lungo la Sammarinese, ha coinvolto la proprietà del privato, riaccendendo la discussione su chi abbia la disponibilità della zona. E bloccando la possibilità di partire coi lavori. Tant’è che oggi la zona – ripulita in vista degli interventi – è tornata in balìa della natura più selvaggia.

Un rendering del progetto

Un rendering del progetto

La parola, a questo punto, passa ai cittadini che vorrebbero che quest’opera venga realizzata: “Le ipotesi che ci vengono in mente sono due. O il Comune si prende le sue responsabilità, rivendica la proprietà dell’opera e dà corso al documento dell’ottobre 2014 per l’avvio dei lavori, oppure è chiaro che da parte dell’amministrazione ci sia qualche timore ad affrontare un eventuale contenzioso con il privato. E all’insegna del volemose bene e del quieto vivere rinuncia ad un’opportunità di sviluppo turistico, di crescita dei servizi per gli ospiti e i viaggiatori…Con tutte le conseguenze del caso”. A livello d’immagine, e a livello di applicazione pratica dei buoni propositi, dei protocolli di valorizzazione e delle promesse.

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